Stop al cashback dal 1° luglio, si accende lo scontro politico
M5S: “Un errore”. Fratelli d’Italia: “Idiozia da 4 miliardi”
Il programma Cashback, iniziato ufficialmente il primo gennaio dopo il mese sperimentale dell'Extra Cashback di Natale, prevedeva tre trimestri fino al giugno 2022. Ma il secondo semestre, che sarebbe dovuto partire giovedì 1 luglio con le stesse regole, non ci sarà più. Il programma di rimborsi è stato sospeso dalla Cabina di Regia tenutasi ieri Palazzo Chigi: la misura, così, è diventata un flop. Anche se i numeri fino ad oggi erano stati incoraggianti: raggiunti 8,9 milioni di cittadini, che hanno aderito con un totale di 784,4 milioni di transazioni e 16,4 milioni di strumenti di pagamento attivati.
A difendere la manovra è rimasto il Movimento Cinque Stelle, che non usa mezzi termini: «La sospensione del meccanismo del cashback è un grave errore. Ha stimolato l'uso dell'app Io, incentivando la digitalizzazione, e ha permesso a oltre 6 milioni di italiani di ricevere fino a 150 euro come bonus per i pagamenti elettronici realizzati – dichiarano i pentastellati in commissione Finanze alla Camera – L'incentivo ha avuto un enorme riscontro, soprattutto tra i giovani ed è una misura che si ripaga da sola. I dati sui consumi avrebbero raggiunto i 14 miliardi entro fine 2022 con 2,5 miliardi di nuove entrate per lo Stato e senza introdurre nessuna nuova tassa». Ha fatto eco alla levata di scusi in difesa del cashback anche il capodelegazione M5S Stefano Patuanelli a margine del Consiglio europeo in Lussemburgo: «La sospensione del cashback è un errore, l'ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione». Nella nota del Movimento, anche l’attacco agli altri partiti: «Di fatto, si sceglie inopinatamente di tornare al passato, invece di sostenere un programma anti-evasione che sta funzionando – prosegue la nota dei Cinque Stelle – Questa battaglia, evidentemente, non interessa ad altre forze politiche, abituate a riempirsi la bocca di lotta all'evasione senza mai passare ai fatti. Ci auguriamo che si torni indietro sulla decisione presa in Cabina di regia».
Chi dichiara vittoria per la decisione in Cabina di Regia, invece, è Giorgia Meloni: «Il cashback sarà “sospeso” dal 1 luglio – ha dichiarato la leader del partito, che ricorda - Fratelli d'Italia è stata l'unica forza politica a dire chiaramente da subito che cashback e lotteria degli scontrini sono una idiozia che ci costa 4 miliardi. Un tentativo di controllare gli italiani in cambio di una elemosina. Ora ci è arrivato anche il governo Draghi. I quasi 2 miliardi risparmiati siano ora destinati ad attività e lavoratori colpiti dalla crisi e dalle chiusure, come avevo chiesto di fare al premier in una lettera inviata il 3 marzo scorso. Come sarebbe dovuto essere in una nazione normale». Molti senatori e deputati di Fratelli d’Italia e Forza Italia indicano la nuova strada: reinvestire i solid del Cashback alle imprese, attaccando anche «la corsa di migliaia di furbetti intenti a frazionare lo stesso pagamento in più operazioni per avere diritto al maxi rimborso finale».
«Dovevano bloccare i licenziamenti e invece hanno bloccato il cashback – è la causa che riporta alla luce Sinistra Italiana con il segretario nazionale Nicola Fratoianni - Dovevano ascoltare le organizzazioni sindacali dei lavoratori e finora li hanno ignorati In sostanza, al di là degli slogan il governo dei migliori ha finora eseguito il diktat di Confindustria». Dal Pd, invece, un’altra difesa alla misura: «Non condivido la scelta di sospendere il cashback per il prossimo semestre. Una cosa è correggere ciò che non ha funzionato del meccanismo, altra cosa è sospenderlo. Spero che ci sia spazio per rivedere la decisione assunta ieri dalla cabina di regia riunitasi a Palazzo Chigi» ha dichiarato il deputato Michele Bordo, responsabile del Partito Democratico per la Coesione e il Mezzogiorno.
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