Istruttore di deltaplano non si lega e precipita per 300 metri
L’allieva finisce sugli alberi e si salva
Dopo aver assicurato la compagna di volo, non ha provveduto a legare se stesso e, subito dopo il decollo, è rimasto appeso alla sbarra, cadendo nel vuoto dopo un'impennata del deltaplano biposto. Ha perso così la vita, precipitando per oltre 300 metri nel vuoto, il pilota di deltaplano Federico Baratto. È successo a Borso del Grappa, in provincia di Treviso. Non appena è avvenuto il decollo dalla pedana delta di Col del Puppolo a 850 metri di quota, subito è stata chiara la situazione drammatica, con l'uomo slegato, agganciato alla forza delle braccia, finché non ce l'ha più fatta e ha mollato la presa sparendo nel bosco sottostante. Il deltaplano ha proseguito ancora senza comandi, per poi cadere tra gli alberi, lasciando sospesa nel vuoto, tra i rami di una pianta, la donna, fortunatamente senza conseguenze per lei. Scattato l'allarme verso le 14.30, l'elicottero di Treviso emergenza ha individuato la vela e ha sbarcato con un verricello di 30 metri medico, infermiere e tecnico di elisoccorso, per poi volare a imbarcare una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa per avviare la ricerca del pilota. Il tecnico di elisoccorso è salito sull'albero e ha calato a terra la donna. I soccorritori, ai quali si sono poi unite altre squadre, sono partiti con la perlustrazione, difficile e impegnativa, dell'area. Con il supporto di un video drammatico del volo, in cui si vede l’istruttore tentare di rimanere agganciato e poi cadere, le squadre hanno circoscritto la zona e si sono spostate all'interno di un canalone. Poco prima delle 17 è così avvenuto il rinvenimento del corpo senza vita dell'uomo, ai piedi di alcuni alberi.
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