Caso Denise, l’ex pm: “L’unica pista da seguire era il video girato a Milano”
Domani, il paese dedica una giornata di appuntamenti (anche tv) alla bambina scomparsa
Depistaggio e fuga di notizie. Su questi due ipotesi la procura di Marsala torna a indagare sul caso di Denise Pipitone, la bambina sparita da Mazara del Vallo l'1 settembre nel 2004. Fra i primi atti del nuovo fascicolo c'è stata ieri l'audizione dell'ex pm Maris Angioni che indagò sulla scomparsa della piccola Denise. Lei stessa ha detto: «L’unica pista da seguire era la bimba nel video a Milano».
«Una nuova inchiesta sul caso Denise può avere un senso se c'è un fatto rilevante, cioè se qualcuno dice una cosa che all'epoca non fu detta, ma se la situazione resta immutata a cosa serve una nuova indagine della Procura? Per accertare eventuali negligenze della polizia o della procura? A cosa approda?». A dirlo è l'ex procuratore di Marsala (Trapani) Alberto Di Pisa, commentando la notizia della riapertura delle indagini. «Ritengo che la riapertura delle indagini - spiega - non possa approdare a nulla finché non ci sono elementi nuovi, non conosciuti all'epoca e che quindi consentirebbero di ripartire con le indagini, ma se la situazione resterà statica, allora non si arriverà nulla». E sulle possibilità di eventuali depistaggi, Di Pisa dice: «Ammesso che si accerti che sia stato fatto un depistaggio, con dolo, qui sembra invece si tratti di casi di negligenza, forse della polizia, dopo 17 anni è tutto prescritto. Non c'è il reato di depistaggio, ma di abuso d'ufficio o calunnia, che si prescrive dopo sei anni». «L'indagine che andava fatta - dice Di Pisa - era quella di Milano, sul quel video girato da un metronotte in cui si vedeva una bimba. Era sicuramente Denise, al 99 per cento, ci metto la mano sul fuoco». Oggi la procura di Marsala ha sentito l'ex pm Maria Angioni che all'epoca indagò sul caso. I magistrati stanno cercando di capire se ci sono stati depistaggi o errori nell'inchiesta.
Nei giorni scorsi l'ex pm ha dichiarato di avere avuto il sospetto di fughe di notizie sull'inchiesta e in particolare che le persone intercettate sapessero di avere i telefoni intercettati. Il magistrato ha rilanciato informazioni già emerse nel corso del processo in cui è stata imputata e assolta Jessica Pulizzi, sorellastra della piccola Denise.
«Mercoledì 5 maggio dedicheremo l'intera giornata alla nostra Denise Pipitone, con una serie di appuntamenti programmati con emittenti nazionali e una manifestazione serale, anch'essa ripresa e trasmessa a livello nazionale, che a partire dalle 20.30 ci vedrà insieme a Piera Maggio, Piero Pulizzi e l'avvocato Giacomo Frazzitta nella piazza della Repubblica». Lo annuncia il sindaco di Mazara del Vallo (Trapani), Salvatore Quinci. L'iniziativa dal titolo «Insieme per Denise», si svolgerà in forma statica. «Abbiamo chiamato a raccolta scuole, associazioni e cittadinanza con l'obiettivo di testimoniare la nostra solidarietà a Piera e Piero - aggiunge il primo cittadino - e per chiedere con forza verità per Denise. Confidiamo nella partecipazione pur nel rispetto delle prescrizioni anti-Covid».
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