Londra, il giudice respinge la richiesta Usa di estradizione per Assange
“Sta male, rischia il suicidio”
La giustizia britannica ha respinto la contestata istanza di estradizione negli Usa di Julian Assange, dove il fondatore australiano di WikiLeaks è accusato di spionaggio e pirateria per aver contribuito a svelare file riservati americani relativi fra l'altro a crimini di guerra in Afghanistan e Iraq. A emettere il verdetto, a sorpresa rispetto alle attese, è stata la giudice Vanessa Baraister. L'estradizione sarebbe “pesante” a causa del suo stato di salute mentale. Assange, che Oltreoceano rischiava una condanna a 175 anni, sarebbe a rischio di suicidio, ha decretato la giudice. Washington potrà fare appello. Il 49enne australiano è attualmente detenuto nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh, nel Regno Unito. Negli Usa Assange è accusato di spionaggio e di aver violato le reti informatiche del governo. Dal 2010 e il 2011 su WikiLeaks erano stati pubblicati centinaia di migliaia di documenti sulle guerre in Afghanistan e Iraq, oltre che dispacci dei diplomatici americani nel mondo.
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