Anche Pupo contro il nuovo dpcm: "Chiusura di cinema e teatri inadeguata, decisione incomprensibile"
"E' più pericoloso mangiare una cotoletta o un gelato, piuttosto che salire in autobus o in metrò?"
Il nuovo dpcm ha fatto insorgere anche il mondo della cultura e dello spettacolo. Anche Enzo Ghinazzi, in arte “Pupo”, noto cantante aretino che è stato anche conduttore televisivo, punta l’indice contro la decisione del governo. “Una chiusura di cinema e teatri totalmente ingiusta e inadeguata – ha dichiarato – e ce la dovranno spiegare meglio, perchè così non l'abbiamo proprio capita. Come non abbiamo capito l’ordinanza relativa a ristoranti e bar. Adesso si prende il coronavirus per mangiare una cotoletta o un gelato, ma non stando in fila per entrare al supermercato, nell’autobus o nella metropolitana. È incomprensibile”. E porta come esempio anche il suo spettacolo all’Anfiteatro romano, seguendo le regole anti contagio. “Prima poteva ospitare 1.500 persone e ne abbiamo fatte entrare non più di 600. Tanti altri spettacoli sono stati fatti al chiuso con non più di 150 persone in luoghi che ne potevano ospitare 600. Mi devono dire dov'è la pericolosità. Dalle statistiche abbiamo poi visto che non ci sono stati focolai in un cinema o in un teatro”.
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