Una collina “mangiata” per un laghetto, ma per la Procura è una cava: sequestrata
L’area di 5 ettari è ubicata nel Comune di Capolona: quattro sono gli indagati
Una serie di lavori a tempo quasi da record per realizzare un laghetto da utilizzare per irrigare i futuri noccioleti, seppure per la Procura di Arezzo quei lavori sarebbero serviti per una cava abusiva di inerti. Sono quattro le persone indagate per vari reati di carattere ambientale, urbanistico e falso. I carabinieri forestali del pool ambiente della Procura hanno sottoposto a sequestro preventivo un’area di circa cinque ettari nella Valle delle Piagge, nel Comune di Capolona. Il giudice ritiene che il permesso a costruire rilasciato dal Comune sia illegittimo, in quanto ottenuto sulla base di false dichiarazioni. Sequestrati anche i mezzi di scavo. Il gip Giulia Soldini ha accolto la richiesta del pm Laura Taddei e sono stati apposti i sigilli. Al momento attuale non è coinvolto il comune di Capolona. Oltretutto questa area era stata esclusa dal piano regionale delle cave. I militari hanno proceduto al sequestro anche dei mezzi presenti nel cantiere. L’attività d’indagine, che prosegue, era stata avviata secondo delega del Pubblico Ministero sulla base di un esposto presentato dal “Comitato civico La Valle delle Piagge” costituitosi per la salvaguardia del comprensorio del Comune di Capolona.
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