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Politica sotto l'ombrellone: intervista con Marcello Rigucci

"Nella Provincia di Perugia i dirigenti fanno i cavoli loro"

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È consigliere comunale di opposizione a Città di Castello e ha la sua idea politica, ma soprattutto è un “battitore libero” di quelli senza peli sulla lingua, che dicono esattamente quello che pensano. Slang ancora toscano per le sue origini, ma oramai Marcello Rigucci è un tifernate a tutti gli effetti, che appartiene alla Lega, anche se per il motivo poi ricordato nell’intervista si è trasferito nel gruppo misto. Determinato nel suo ruolo di opposizione non soltanto a Città di Castello (dove è stato capogruppo del “Carroccio”) ma anche a Perugia, perché lui è anche consigliere provinciale. 

Rigucci, i soldi stanziati per l’Italia dall’Europa arriveranno nel 2021. In ritardo, secondo molti, viste le impellenti necessità attuali. E allora?

“Il concetto è diverso. A parte il fatto che questi soldi arriveranno in ritardo, è anche vero che dall’Europa ci metteranno la cravatta, perchè per anni ci costringeranno a sacrifici e alla fine a pagare saranno come sempre le categorie più deboli”.

Cosa è successo mesi addietro, quando ha deciso di rimanere in consiglio comunale a Città di Castello, ma senza più rappresentare la Lega?

“Al fine di sgomberare il campo dagli equivoci, premetto che sono tuttora un iscritto della Lega e che mi sono un tantino staccato alla vigilia delle regionali dello scorso ottobre in Umbria per divergenze con determinate persone e non perché non mi riconoscevo più nel partito. L’ideologia politica non è quindi cambiata, né può indurmi a cambiarla il comportamento di una o di pochissime persone con le quali non mi ritrovo in sintonia”.

E a Città di Castello, la prossima primavera si tornerà a votare. Marcello Rigucci ha intenzione di continuare a correre, magari di nuovo con la Lega?

“Diciamo che nulla è lasciato al caso. Le richieste ci sono: lo si vedrà a settembre, ma per ora sono soltanto chiacchiere e io preferisco i fatti. Per ciò che riguarda la rappresentanza, non escludo la nascita di un’aggregazione civica collegata alla Lega e al centrodestra più in generale, ma dipenderà anche da altri fattori, compresi i rapporti interpersonali”.

Quale valutazione esprime sull’amministrazione tifernate guidata da Luciano Bacchetta, prossima oramai alla scadenza del mandato?

“L’ultima cosa che non mi è andata giù è il bilancio: non si sa in quale maniera vengono ripartite le risorse, forse a seconda del grado di piacimento del dirigente. Per il resto, mi sembra che l’azione amministrativa a livello comunale abbia finalità solo elettoralistiche. Noto in modo particolare che sostanziose sono le somme stanziate in favore dei Cva e scarse quelle a beneficio dei più deboli, che continuano a essere tartassati”.

E dall’esperienza che sta vivendo come consigliere provinciale a Perugia quali indicazioni ha tratto?

“L’ho già detto pubblicamente e lo ribadisco in questa sede: è un’esperienza molto… bella, nella quale le leggi nazionali e le normative prodotte dall’ente rimangono solo lettera scritta, senza essere applicate, mentre i dirigenti fanno letteralmente i cavoli loro. Quando poi metti gli occhi sui conti, ti accorgi di quanto siano assurde le voci di spesa: due milioni e mezzo per la segreteria generale, più altre spese varie e altri due milioni e mezzo tutti da motivare. Spese talmente assurde da non essere giustificabili: il problema è che si parla di milioni di euro e che costi di una simile entità non li sopporterebbe una multinazionale, mentre qui siamo di fronte a un ente pubblico”.

Un obiettivo che vorrebbe veder realizzato a Città di Castello e in Altotevere?

“Una cosa molto semplice: che la nostra amministrazione comunale investisse di più nelle attività produttive (industria e artigianato), perchè stanno soffrendo e che anche l’agricoltura venisse garantita in termini più accettabili, cercando di porre un limite alle scorrerie di cinghiali e caprioli. Voglio quindi che i soldi a disposizione, specie in questo momento, vengano spesi a beneficio di quei meccanismi che possono garantire l’occupazione”.        

Redazione
© Riproduzione riservata
29/07/2020 09:36:51


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