Pil italiano giù del 14% in caso di seconda ondata del Covid-19
Lo sostiene l'Ocse: un ritorno per il nostro Paese ai livelli del 1993
L’Ocse è stata chiara: “Se vi sarà una seconda ondata di Covid-19, il Pil italiano perderà il 14%, tornando ai livelli del 1993. Nel 2021 andrà un po’ meglio, ma - indica l'economista a Radiocor - ancora sui livelli di almeno due decenni fa, cioè del 1997-98 nello scenario di una stabilizzazione della situazione. Va detto che nel 2019 il Pil reale pro capite italiano era già tornato ai livelli del 2000, come aveva segnalato la stessa Ocse in un recente rapporto sulla Penisola. Nell'Economic Outlook semestrale diffuso oggi, l'Organizzazione prevede per quest'anno una riduzione del Pil italiano dell'11,3% nello scenario epidemico attuale, del 14% nel caso di una seconda ondata di contagi, previsioni che sul filo dei decimali sono leggermente 'migliori' di quelle di Francia (-11,4% e -14,1%) e in parte delle stime per la Spagna (-11,1% e -14,4%).
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