Boccia: “Il passaporto sanitario è contro la Costituzione”
Il ministro per gli Affari regionali in audizione: "Non ci sarà. Lo dicono gli scienziati"
«La Cassa integrazione (Cig) ordinaria è stata tutta pagata, i ritardi alla Cig in deroga sono abituali nel nostro Paese, dai 3 ai 5 mesi». Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia (nella foto) in audizione alla Commissione federalismo snocciola un po’ di dati e annuncia però che da giugno «per le richieste partirà un nuovo meccanismo: il lavoratore andrà sul sito, metterà l'Iban e - con il codice del datore di lavoro - l'Inps erogherà il 43 per cento» della Cassa in deroga». Poi aggiunge che le «Regioni hanno bisogno di maggiore autonomia», ma «non ci sarà nessun passaporto sanitario, perché le Regioni non possono limitare la libertà di circolazione delle persone. E’ contro la Costituzione». E conclude: «Eppoi gli scienziati dicono che non c’è passaporto sanitario».
La reazione del governatore della Sardegna
Il governatore della Sardegna, Christian Solinas, replica al ministro: «Da Boccia non ci saremmo aspettati l'inutile litania neocentralista che vuole riaffermare una supremazia prepotente dello Stato rispetto alle Regioni nell'architettura della Repubblica come definita da novellato titolo V». Sul tema del passaporto sanitario, Solinas aggiunge: «Ci saremmo invece aspettati, a pochi giorni dal 3 giugno, una proposta di soluzione chiara sulle riaperture tra Regioni».
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