La Francia vieta l’idrossiclorochina: aumenta il rischio mortalità nei malati Covid
Abrogato il decreto che ne autorizzava farmaco
La Francia vieta l’idrossiclorochina per il trattamento del coronavirus. In seguiti ai pareri negativi pronunciati ieri dal Comitato di Salute Pubblica e dell'Agenzia del Farmaco di Parigi - seguiti a loro volta ai rilievi dell'Oms e della rivista Lancet che puntava il dito contro l'inefficacia e i rischi del contestato farmaco difeso con forza dal professor Didier Raoult -, Parigi ha abrogato il decreto che autorizzava idrossiclorochina nel trattamento del coronavirus. Secondo un'équipe di ricercatore dell'Università La Sorbona di Parigi, i farmaci antimalarici sembrano essere collegati a problemi al cuore, mentre non sembrano produrre benefici sui pazienti, sia presi da soli che insieme ad un antibiotico. L'Alto consiglio per la sanità pubblica (Hcsp) e l'Agenzia del farmaco (Ansm) hanno sostenuto che il farmaco anti-malarico può mettere a serio rischio la salute. Il ricorso all'idrossiclorochina è sempre stato controverso: diversi esperti ne hanno sottolineato possibili gravi effetti collaterali e l'Organizzazione mondiale della Sanità ne ha sospeso gli studi clinici per motivi di sicurezza, ma tra i suoi più grandi sostenitori ci sono il presidente americano, Donald Trump, che ha annunciato di assumerlo quotidianamente come profilassi, e il leader brasiliano, Jair Bolsonaro.
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