Coronavirus: doccia fredda per i dipendenti Ryanair, in vista 3mila esuberi
L'annuncio della società irlandese: «Due anni per tornare alla normalità»
La compagnia aerea a basso costo irlandese Ryanair prevede di tagliare 3.000 posti di lavoro a causa della crisi del settore provocata dalla pandemia di coronavirus. Lo ha annunciato oggi la stessa società, secondo la quale ci potrebbero volere almeno due anni perché la domanda dei passeggeri torni alla normalità. I tagli riguarderebbero principalmente piloti e personale di bordo. La compagnia aerea valuta inoltre riduzioni salariali fino al 20% e la chiusura di una serie di basi in Europa fino al recupero del traffico. L'amministratore delegato del gruppo Michael O'Leary, che si era ridotto la retribuzione del 50% per aprile e maggio, ha deciso di estendere questa riduzione per l'intero esercizio finanziario, fino a marzo 2021. Fino a questa data, Ryanair prevede di trasportare meno di 100 milioni di passeggeri (quando l'obiettivo originale era 154 milioni). La compagnia aerea ha anche affermato che contesterà nei tribunali europei gli «aiuti di Stato illegali e discriminatori» concessi ad alcune compagnie aeree europee.
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