Natale, è tempo di presepi: il viaggio tra quelli in Valtiberina Toscana

Dalla grande mostra di Sansepolcro, a quello dedicato a Leonardo a Caprese Michelangelo
Vivente, meccanico, tradizionale oppure con un cliché del tutto particolare. Quando si parla di Natale in automatico si pensa al presepe e la Valtiberina, per quello che riguarda la provincia di Arezzo ma la Toscana più in generale, gioca sicuramente un ruolo di primo ordine. Le Ville di Monterchi ogni anno ospita il presepe vivente giunto ora alla sua 14° edizione, mentre Sansepolcro ospita tre tappe (unico Comune ad avere così tante rappresentazioni) dell’importante circuito toscano Terre di Presepi; c’è poi Caprese Michelangelo che omaggia la natività ispirandosi a Leonardo da Vinci mentre Anghiari ha scelto il suggestivo Ponte alla Piera per ospitare la raffigurazione della nascita di Gesù Bambino e tutta la mostra collegata. È quindi un vero e proprio tour quello che il visitatore può fare raggiungendo la Valtiberina.
ANGHIARI – Il presepe sotto il ponte. È una delle novità per quello che riguarda il Natale 2019 ad Anghiari. Ma c’è molto di più, perché si tratta di una vera e propria esposizione che prende il nome “I Presepi al Ponte”: dodici in totale, di cui tre addirittura in scala reale. Quello sotto il ponte è pure illuminato, ciò vale a dire che è ben visibile anche dopo il calar del sole.
CAPRESE MICHELANGELO – La terra di Michelangelo Buonarroti omaggia con un presepe Leonardo Da Vinci, nell’anno in cui ricorre il 500esimo anniversario dalla sua morte. All’interno della chiesa di San Cristoforo a Caroni di Caprese Michelangelo i maestri d’arte Luca e Andrea Lusini (padre e figlio) hanno realizzato un presepe dedicato a Leonardo da Vinci che sarà visibile tutti i giorni, anche dopo l’Epifania.
LE VILLE DI MONTERCHI – Sono cinque le date di uscita del presepe vivente di Le Ville Monterchi (26-29 dicembre – 1, 5, 6 gennaio). Si tratta di una rappresentazione molto interessante, creata in un contesto particolarmente suggestivo. Oltre duecento i figuranti impegnati in un percorso lungo un chilometro il quale si snoda tra il vecchio nucleo abitato e la campagna. Un’atmosfera calda, ma al contempo mistica che catapulta il visitatore in quel tempo accompagnato dal rumore del martello sull’incudine o le voci di mercato.
SANSEPOLCRO – Ha un po’ il ruolo predominante perché, oltre ad essere il Comune più grande che si affaccia della parte Toscana della riva del Tevere, è colui che ospita ben tre tappe dell’importante circuito Terre di Presepi: quella del presepe allestito dalla Rionale di Porta Romana nella chiesa di Santa Marta, l’altro della Proloco di Gricignano nell’omonima frazione e c’è poi la prima mostra d’Arte Presepiale che rientra nel calendario di “Profumo di Natale” promosso dall’Accademia Enogastronomica della Valtiberina. Vere e proprie opere d’arte dove ottenere la credenziale del pellegrino presepista: la Rionale di Porta Romana quest’anno ha scelto la Cappadocia come ambientazione; realizzazione di diversi metri quadrati che alterna le varie fasi della giornata. Coinvolti anche gli studenti del Liceo Artistico “Giovagnoli” i quali hanno cucito gli abiti dei personaggi in primo piano. Rimanendo sempre nel centro storico di Sansepolcro l’altra tappa è nella chiesa di Santa Maria dei Servi. Qua, l’Accademia Enogastronomica ha promosso una mostra d’arte presepiale dove sono esposte le opere di mastri presepai sia della Valtiberina Toscana che Altotevere Umbro. Un vero e proprio viaggio nella tradizione presepiale: una trentina, infatti, sono i presepi esposti. Evento destinato a ripetersi anche il prossimo anno, con già la disponibilità da parte del parroco Don Giancarlo Rapaccini ad aprire altre chiese di Sansepolcro. Dal centro storico ci spostiamo nella frazione di Gricignano. La Proloco, ma soprattutto la mano abile di Roberto Ermellini, ha realizzato un presepe davvero particolare: oltre all’alternanza tra il giorno e la notte, qua ci sono pure scene in movimento e la voce narrante; il filo conduttore è la Sacra Famiglia.
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