Tre giorni di vacanza in più a chi non prende l’aereo: il bonus ecologico di un’azienda tedesca
Un’impresa di Berlino regala ai dipendenti riposo aggiuntivo, purchè per un anno non prenotino voli
Tre giorni di vacanza in più fanno comodo a tutti. Da attaccare al «viaggione» estivo dall’altra parte del mondo, o da spendere per rilassarsi dopo un periodo di stress. A insistere per mandare i dipendenti in ferie tre giorni in più di quel che prevede il loro contratto è una piccola azienda di Berlino, la WeiberWirtschaft, che ha deciso di concedere ai lavoratori un bonus-riposo, ma a una condizione. Che i vacanzieri, per un anno, non prendano mai l’aereo. «Ci sono tanti altri mezzi per spostarsi - dicono -, a cominciare dal treno. Si può fare».
La proposta, propagandata anche sul sito, vuole essere di incentivo per i dipendenti a cambiare mentalità: «Vogliamo promuovere opzioni di viaggio più rispettose del clima», ha dichiarato Katja von der Bey, direttrice della cooperativa tutta al femminile, una start-up che sostiene progetti di impresa. L’effetto Greta Thunberg, la rivoluzionaria adolescente svedese che ha scatenato le proteste dei giovani in difesa dell’ambiente in tutto il mondo, inizia a fare capolino nella società civile. Anche se, va detto, le istanze ambientaliste, nella Germania che ha appena portato i Verdi al 20% alle europee, incoronandoli come secondo partito più votato dietro la coalizione di Merkel Cdu-Csu, sono da tempo sentite. A Berlino, i Die Grünen hanno trionfato, diventando addirittura il primo partito. La nuova frontiera dell’ecologismo, dunque, quella dei viaggi a minor impatto ambientale, mettendo al bando gli aerei, passa anche da qui.
Commenta per primo.