In Papua Nuova Guinea tra matrimoni bambini e cocktail di sperma
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Il rapporto con l’organo riproduttivo è intimo e rispettoso
La Papua Nuova Guinea è sede di pratiche liminari per la mentalità occidentale. Matrimoni e rapporti sessuali fin dalla tenera età negano il diritto alla fanciullezza. Sono frequenti, perché fortemente incentivate, relazioni tra ragazzi di dodici anni e bambine di soli sei anni, non ancora entrate nella fase di sviluppo. Il rapporto con l’organo riproduttivo poi è intimo e rispettoso, al punto che presso alcune tribù si usa battezzarlo con un nome proprio e comporre brevi canzoni per esaltarne le gesta. In alcune antiche tribù invece la tendenza prevalente è opposta: dall’età di sette anni, per una decina d’anni, i ragazzi vengono separati dalle ragazze. A contrassegnare questa fase dello sviluppo il loro corpo viene bucato di piercing e i volti dipinti con tinte colorate. Per fortificare il corpo in questo processo di crescita e maturazione l’usanza vuole che i ragazzi bevano il seme dei guerrieri più valorosi della tribù.
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