Rubrica Viaggi e Vacanze

Scurcola Marsicana, l’Abruzzo meno conosciuto

Ricco di testimonianze storiche, artistiche, architettoniche ed archeologiche

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In provincia de L’Aquila, Scurcola Marsicana è un borgo che domina la piana dei Campi Palentini e sorge su un fianco del Monte San Nicola. E’ uno degli angoli più suggestivi d’Abruzzo, destinazione ideale per quanti amano scoprire luoghi spettacolari lontani dal turismo di massa. La sua storia affonda le proprie origini all’età del ferro ma un primo e vero nucleo abitato è stato creato dai cittadini di Alba Fucens che si trasferirono sulla sommità dal monte dopo la distruzione della loro città da parte di Carlo d’Angiò. E’ comunque con la costruzione della chiesa di Santa Maria della Vittoria con il monastero cistercense che la località venne dotata dell’antico borgo. Passeggiare tra stradine di Scurcola Mariscana significa riscoprire storia e tradizioni che ancora vivono grazie agli edifici religiosi e civili, come la Chiesa della Santissima Trinità, uno dei Monumenti Nazionali. Edificata nella seconda metà del Cinquecento, si caratterizza per una maestosa scalinata formata da una doppia rampa in stile barocco. L’antico campanile conferisce alla struttura una sacra atmosfera monumentale, mentre l’interno, a navata unica con quattro cappelle su ciascun lato, è particolarmente ricco negli arredi.  

Cosa vedere a Scurcola Marsicana  

Ci sono poi la Chiesa del Santissimo Sacramento, la Chiesa di Sant’Antonio, quella di Sant’Egidio. Altro edificio storico di particolare interesse è il Castello Orsini, che si trova nella parte più alta dell’abitato e domina su due versanti. Fluido esempio di architettura fortificata si presenta a pianta triangolare dotata di due torrioni cilindrici e di un bastione. Rispecchia le diverse vicende storiche che comprendono il nucleo duecentesco di epoca sveva, inglobato nel Quattrocento in un intervento rinascimentale che l’hanno portato alla configurazione attuale. Il castello ha l’aspetto di una ben munita fortezza, anche se è stato lasciato per oltre un secolo nel più totale abbandono, fino al recupero ed al restauro.  

Ma il territorio di Scurcola è capace di accontentare anche gli appassionati di archeologia in quanto ospita la Necropoli dei Piani Palentini, posta a circa 700 metri di quota. Riferibile all’età del Bronzo Media e Finale, il sito offre monumentali testimonianze del fenomeno dell’incastellamento degli insediamenti che caratterizza l’Abruzzo alle soglie del primo millennio a.C.. Sono diverse le tombe protostoriche, con quattro fosse singole riservate a bambini e undici circoli che possono contenere da una a dieci sepolture. Sono stati trovati anche corredi, frammenti di vasellame come tazze e bicchieri in ceramica che, probabilmente, dopo essere stati usati per la libagione funebre, venivano gettati in terra procurando quella che gli archeologi chiamano frammentazione rituale

La Stampa
© Riproduzione riservata
20/09/2018 17:03:10


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