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Sansepolcro e il marchio Buitoni: nuova concessione o "divorzio"?

Scade l'accordo tra Nestlé e Newlat per la produzione di pasta e prodotti da forno marchiati Buitoni

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Il marchio Buitoni da una parte, la città di Sansepolcro dall’altra: un legame indissolubile che si protrae oramai da quasi 200 anni. Il 2018, però, costituisce un anno chiave: scade infatti la concessione del marchio Buitoni da parte di Nestlé a Newlat, la realtà che nel giugno del 2008 si è aggiudicata il business della pasta secca e dei prodotti da forno nello stabilimento della città biturgense, acquistato dal dottor Angelo Mastrolia. Come stabilito a suo tempo, l'azienda agroalimentare italiana con sede a Reggio Emilia è stata detentrice per dieci anni della facoltà di produrre pasta, fette biscottate e altri prodotti con il logo Buitoni e quindi il desiderio della comunità locale è quello che si vada a un rinnovo della convenzione: la scadenza è quella del 31 dicembre, ovvero l’ultimo giorno del 2018. Una data che sembra piuttosto lontana, seppure è oramai imminente. “Stiamo lavorando su questo – commenta il sindaco di Sansepolcro, Mauro Cornioli – continua il dialogo sia con Newlat, i cui rapporti sono ottimi, ma anche direttamente con Nestlé: sono già state inviate alcune lettere alla multinazionale, seppure negli ultimi mesi loro sono stati molto impegnati. Il problema c’è, poiché il tempo che separa la scadenza è piuttosto limitato: confidiamo in un incontro direttamente con Nestlé prospettando un rinnovo della concessione”. Dire Buitoni per i cittadini di Sansepolcro significa parlare di storia, di economia e di progresso anche dal punto di vista sociale. E la grande mole di lavoro avuta da Nestlé negli ultimi mesi è sicuramente confermata. Pochi giorni prima di Natale, infatti, il gruppo Giovanni Rana ha acquisito lo stabilimento di Moretta (provincia di Cuneo) specializzato nella produzione di ripieni e sughi proprio a marchio Buitoni. A Sansepolcro, come detto, il sito di produzione è specializzato da sempre in pasta secca e prodotti da forno il quale si articola in diverse linee all’interno dello stabilimento nella zona industriale di Santafiora. Il conto alla rovescia è oramai iniziato, dieci anni sono già andati in archivio: c’è chiaramente interesse anche da parte delle sigle sindacali presenti in azienda, pure per una questione occupazionale. La speranza è chiaramente quella di poter arrivare in tempi brevi a un prolungamento della concessione da parte di Nestlé nel poter produrre con il marchio Buitoni: in caso contrario si potrebbero aprire scenari non sicuramente floridi e sarebbe un’altra sconfitta per l’economia non solamente biturgense, bensì dell’intera Valtiberina sia umbra che toscana.

Redazione
© Riproduzione riservata
10/02/2018 17:12:04


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