Opinionisti Paolo Puletti

Altotevere tra crisi idrica e no ai lavori sulla diga di Montedoglio

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In una nazione normale, cioè diversa dall'Italia, la rottura del muro di sfioro all'interno della diga di Montedoglio, non del muro di contenimento della diga come era stato dato l'allarme la notte tra il 29 e 30 dicembre del 2010, sarebbe stato risolto nel volgere di qualche mese, sarebbero stati individuati i responsabili e sarebbero stati puniti e chi doveva pagare i danni li avrebbe pagati. Oggi anno di grazia fine giugno 2017 in un anno davvero siccitoso, ci si lamenta della crisi idrica, soprattutto nella zona sud del comprensorio, ad alto consumo d'acqua non solo a fini domestici, ma in particolare in agricoltura. Oggi avremmo meno problemi e più certezze se questo semplice lavoro, come viene definito da tutti i tecnici di settore, venisse non solo sollecitato, ma realizzato. Questo sarebbe la normalità, ma ad aggravare la situazione si aggiunge anche la politica. Un consigliere comunale dell'Altotevere, visto che sono stati rinviati a giudizio due tecnici dell'allora ente che gestisce l'invaso per la rottura del muro, si chiede che non vengano mai eseguiti i lavori, che la diga sia mantenuta a metà della sua capienza e così non ci saranno più problemi di staticità per l'invaso ed eventuali alluvioni scongiurate. Fate voi cari lettori le vostre considerazioni finali, c'è rimasto solo da piangere. Se esiste una colpa vada individuata e colpiti i responsabili, ma nel contempo se una diga è stata realizzata per un capienza di circa 120 milioni di litri d'acqua, non si capisce perché ne debba contenere solo la metà e magari al primo evento siccitoso chiedere lo stato di crisi per i danni all'agricoltura che poi ricadono su tutti i cittadini. Avanti un altro per favore e che Montedoglio torni ad essere quell'invaso che per tutti doveva essere sicuro e pieno d'acqua da utilizzare per uso potabile e in agricoltura.
Redazione
© Riproduzione riservata
27/06/2017 17:35:59

Paolo Puletti

Giornalista professionista. Una vita dedicata all’informazione locale, partendo dalle prime esperienze nelle radio libere a metà degli anni settanta, quindi con le tv locali e dal 1983 con il Corriere dell’Umbria, Esperienze come collaboratore dell’agenzia Ansa e gestione di numerosi uffici stampa. Una attenzione spasmodica per ciò che accade nel territorio, sia umbra che toscana, perché si deve migliorare sempre. In gioventù anche arbitro di pallavolo sino alla serie B. Sposato con Sandra, padre di Lucia e Luca, innamorato dei nipoti Camilla, Tommaso e Margherita. redazione@saturnonotizie.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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