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Il chirurgo che rifà peni e vagine: "Qual è il modello di vulva perfetta"

Massimiliano Brambilla è specialista in chirurgia plastica della Fondazione IRCCS ' Policlinico Mangiagalli' di Milano

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Dottor Massimiliano Brambilla, rompiamo subito il ghiaccio. Lei è tra i massimi esperti in Italia e all' estero di chirurgia plastica e ricostruttiva dei genitali. Quanti interventi ha effettuato?
«Più di tremila».
Ha visto tante donne...

«Direi di sì, tante. Mi occupo da tanti anni di chirurgia ricostruttiva e rigenerativa dei genitali per correggere malformazioni e ripristinare l' anatomia dopo l' asportazione di tumori, ma poiché l' aspetto estetico fa parte della mia disciplina non ho mai sottovalutato l' importanza dell' estetica genitale. Quando ne parlavo in passato, mi guardavano con sospetto mentre oggi anche le società ufficiali di ginecologia hanno aperto alla chirurgia plastica estetica dei genitali per non lasciarla in mano a gente senza scrupoli».
Massimiliano Brambilla è specialista in chirurgia plastica della Fondazione IRCCS ' Policlinico Mangiagalli' di Milano e referente della sezione di Chirurgia intima femminile e maschile della SICPRE, la Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Il suo è un osservatorio privilegiato e lui è fortemente affascinato come medico da un' anatomia complessa come quella femminile. Ne parla come di un mondo ancora tutto da esplorare, un territorio su cui c' è ancora molto da fare, da studiare e anche da comunicare.

Fughiamo subito le domande più pruriginose. Un medico come fa a restare indifferente, freddo, davanti a un genitale femminile?
«Lei si stanca mai di scrivere, le viene mai in odio la tastiera del computer? Battute a parte, l' abitudine normalizza anche i lavori più strani».
Non può negare che un genitale non è esattamente come la tastiera di un pc...
«Sicuramente il genitale ha un fascino particolare, una simbologia che lo rende unico e che deve imporre al medico una cura non solo della parte anatomica ma anche dell' anima».

Perché sempre più donne decidono di "mettere mano" al loro genitale?
"Quando si parla di ginecoplastica tutti si immaginano donne che si specchiano per vedere l' aspetto che ha dal basso, ma vi assicuro la maggior parte delle donne che si rivolge a me lo fa per motivi funzionali».

E per motivi estetici?
"In parte minore chiedono interventi di estetica, anche se aumentano le donne che decidono di combattere il processo di invecchiamento del corpo senza trascurare il genitale. La vita media si è prolungata, la sessualità non si esaurisce a 50 anni e non c' è motivo per criticare una donna che si fa un lifting del volto e uno del pube».

Come si fa a stabilire se una vulva è bella oppure no?
«Per molte parti del corpo esistono canoni anatomici ben codificati, i cosiddetti canoni policliteiani che dicono per esempio che una mammella deve avere 2/3 del suo volume inferiormente e 1/3 superiormente. Per il genitale femminile questo non esiste.
E' indubbio che non esista una vulva uguale all' altra. La ginecologa inglese Naomi Crouch ha catalogato circa duemila tipologie ed è arrivata alla conclusione che non esiste una vulva ideale. Ma per il chirurgo plastico è fondamentale un modello anatomico di riferimento».

E lei lo ha trovato?
«Mi sono detto che se non esiste un canone me lo devo creare e cercando ispirazione ho scoperto dell' altro.... Che esiste lo stereotipo di bellezza».

Che differenza c' è tra canone e stereotipo?
«Lo stereotipo considera la bellezza contestualizzata al momento storico. Un seno alla Twiggy andava bene negli anni '60, poi è arrivato quello alla Pamela Anderson. Per il genitale lo stereotipo si è definito negli ultimi 10 anni per la facilità di accesso alle immagini pornografiche e per la moda della depilazione sempre più estrema che evidenza dettagli anatomici un tempo coperti da pelo pubico».

Ma secondo lei qual è il canone di bellezza?
«Quello adolescenziale, ma questo vale per tutte le parti anatomiche. Il modello che devo avere in mente è quello ideale, anche se va adattato alle caratteristiche della paziente».
Mi faccia qualche esempio.
«La vulva di una donna sovrappeso deve avere caratteristiche lievemente diverse da quelle di una silfide. Per me è impensabile una vulva giovanile sovrastata da un pube pesante ed un addome grinzoso: è come mettersi ciabattaccie da mare e abito da sera».

Quando si può definire bella?
«Le grandi labbra devono essere cicciottine (ma non troppo), le piccole labbra grandi il giusto per potersi adagiare un po' sulle grandi senza soverchiarle, il clitoride non deve essere eccessivamente sporgente, l' ostio vaginale chiuso e non spalancato».

Quali sono i problemi estetici più frequenti?
«L' intervento più richiesto è la riduzione delle piccole labbra».

Le capita mai di rifiutarsi di operare e perché?
« Un giorno una bellissima modella americana viene nel mio studio e mi chiede una vulva Barbie style».

Com' è Barbie style?
"Vanno di moda in California, uno stereotipo della modella californiana magra ed atletica che corre sulla spiaggia e fa surf. Le piccole labbra quasi piatte, piccolissime. Mi sono rifiutato di farle l' intervento perché a vent' anni avrebbero potuto starle bene, ma con il passare degli anni, eventuali gravidanze e aumento di peso le avrebbero dato un aspetto innaturale e mutilante oltre che causare problemi funzionali. Ma sono sicuro che avrà trovato qualcun altro, soprattutto in America, pronto a intervenire».

Quando dietro la richiesta si nascondono dei veri problemi?
«L' ipertrofia delle piccole labbra può creare imbarazzo quando si indossano costumi da mare ridottissimi, è fastidiosissima nei rapporti e nelle attività sportive. Lo stesso vale per l' ipertrofia del clitoride. In genere, quando una donna viene da me perché pensa di avere un problema funzionale, il problema c' è».

I maschi invece?
«La maggior parte degli uomini che chiede un allungamento e aumento di dimensione del pene è normodotata. In questo caso li mando da uno psicosessuologo. Ma oltre alle misure ci sono i problemi di senescenza, lo stesso discorso fatto per le signore».

Altre differenze tra i sessi?
«I maschi cercano sempre di giustificarsi. Ma questo si spiega facilmente: per un uomo il pisello è il baricentro della vita».
Quando una paziente viene da lei, cosa dice 'Dottore, vorrei rifarmi la....'. Come la chiamano? «Non la chiamano affatto o usano termini scientifici».

Vengono da lei con un modello in testa?
«In testa si, direi sempre. D' altra parte sul web trovi di tutto...Con foto raramente». Quanto costa un intervento?
«Il costo di un intervento sulle piccole labbra può variare dai 2500 ai 4500 euro, dipende dalla procedura, dall' operatore e dalla struttura»..

Quanto dura? Ci sono rischi?
«Da 30 a 60 minuti. Per i rischi dipende da chi lo esegue. Mi batto da anni per sviluppare tecniche che rispettino la sensibilità e la vascolarizzazione. Questo riduce i rischi sia dell' immediato postoperatorio che a distanza».

Quali sono i problemi di tipo funzionale più frequenti?
«Il dolore vulvare post episiotomia in sala parto. Il parto è un evento profondamente traumatico e l' età delle donne che partoriscono si è alzata, i tessuti sono meno elastici ed un parto per via vaginale può essere destruente. La riabilitazione precoce post partum non è così diffusa e lassità ed incontinenza sono frequenti».
Poi?
«Le atrofie vaginali quando non possono beneficiare della terapia ormonale topica o orale, per esempio le donne operate al seno e quelle che hanno secchezze fastidiosissime dopo aver fatto chemioterapia. In questo caso si usa la tecnologia laser che porta a risultati rigenerativi impressionanti. Poi c' è l' acido jaluronico che se opportunamente utilizzato aiuta ad idratare le mucose vaginali. La radiofrequenza ed i led e, infine la ma passione, le terapie biologiche: prp (plasma ricco di piastrine, ndr) e derivati del tessuto adiposo».
Ci dica una volta per tutte se il punto "G" esiste...

"Scientificamente è controverso, sicuramente esiste una zona più erogena delle altre. Ma che il piacere possa essere amplificato iniettando delle sostanze, come qualcuno propugna, è tutto da dimostrare».

Cosa pensa della depilazione totale?
«Non tutte possono permettersela. Dipende dal tipo di donna, dall' età, dall' aspetto e anche dalla personalità».

Il 15 giugno la Fondazione Sanvenero Rosselli organizza il primo corso mondiale sull' estetica del pene. Ma quando è bello? E soprattutto esistono le misure ideali?
«Dicono alcuni studi che un pene in erezione superiore ai 12,5 cm è normale. Ovvio bisogna tenere conto anche di altre dimensioni: se ce l' ha un uomo alto due metri diventa piccolo, su uno basso quasi grande».

Durante il convegno lei parlerà di pene nascosto. Qual è?
«E' quello degli obesi che credono di non averlo perché di fatto non lo vedono nascosto tra le pieghe di grasso. Invece spesso sono normodotati».

Gli uomini cos' altro chiedono?
«Ci sono casi di incurvamento che impediscono la penetrazione. L' intervento però non risolve la disfunzione erettile».
Lei crea anche vagine ex novo.
Per i trans... «Nelle neo-femminucce si trascura spesso di dare il giusto aspetto al clitoride, privilegiando la parte funzionale. Perché? Se un uomo decide di essere femmina è giusto che anche quel dettaglio anatomico abbia la sua importanza».

Qual è la vagina più bella che abbia mai visto?
«Non glielo dico».

Lucia Esposito - Libero

 

Redazione
© Riproduzione riservata
09/05/2016 11:24:02


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