Brad Pitt e Sean Penn, festival di Cannes impazzito per Malick

Per premiere mondiale "The tree of live" arriva anche Angelina
La coppia bellissima e' poi risalita e ha salutato la folla, quasi una benedizione alla Habemus Papam. Poco prima in sala erano entrati Rupert Murdoch con la moglie, Luc Besson, i giovani attori di Restless di Gus Van Sant ossia Mia Wasikowska e Henry Hopper, figlio del grande Dennis, Charlotte Rampling con collier di perle regale, la cantante Gwen Stefani cantante.
The tree of life era l'evento annunciato del festival e non ha deluso le attese, sia in termini di star portate sul red carpet e sia ovviamente per l'opera: una sinfonia del mondo che Pitt in conferenza ha definito frutto ''sorprendente del lavoro di un genio. E' uno straordinario modo di incrociare, rimandare di continuo, la grandezza dell'Universo, il macrocosmo, la Natura, con il microcosmo della famiglia di cui seguiamo la storia''. E' toccato a lui, qui anche coproduttore con la Plan B, raccontare l'opera, i dettagli della preparazione, le riprese. ''Avevamo poche pagine di sceneggiatura che non voleva imparassimo troppo bene - ha svelato - e ai bambini protagonisti neppure quelle. Poi ogni giorno sul set ci dava da leggere qualche scena''. L'invisibile maniacale misantropo regista (''e' ad Haiti per una ong, e' molto timido, per lui parla il suo lavoro'' lo ha giustificato Brad Pitt) in realta' ''e' gentile, divertente, piacevole, molto appassionato, rispetta gli altri e va persino alla toilette''. Ha impiegato anni per fare il film, ha costruito un laboratorio chimico segreto in Texas per fare con Douglas Trumbull (lo stesso che lavoro' con Kubrick a 2001: Odissea nello spazio e con Spielberg per Incontri ravvicinati del terzo tipo) gli esperimenti per arrivare alle immagini meravigliose e di grande impatto visivo sulla nascita del mondo, il big bang, le origini della vita, mentre scorrono i testi biblici e Sean Penn fa le domande che tutti gli uomini continuano da millenni a farsi sulla presenza di Dio, sul dolore e sulla tragedia della vita, sulla Natura bella quanto potentemente forte.
''Abbiamo fatto molti dibattiti teologici durante le riprese, ma l'opera non riflette una religione o una filosofia in particolare, ma le comprende tutte perche' rimanda ad una spiritualita' universale''. Brad Pitt interpreta un padre vecchia maniera, anni '50 come l'epoca in cui e' ambientato, il suo amore per i figli e' poco manifesto rispetto alla volonta' di dare un'educazione rigida, una formazione alla vita che e' combattimento. ''Il padre - ha spiegato Pitt - rappresenta la Natura che e' sopra ad ogni cosa, che deve sopravvivere anche sopraffacendo gli altri per andare avanti. E' un padre collerico in un'epoca in cui il sogno americano comincia a sbriciolarsi. La madre e' invece l'amore che tutto accoglie, la grazia''. E Pitt che padre - ha ben sei figli con la Jolie - e'? ''Li picchio regolarmente, a volte gli faccio anche saltare il pasto'', ha risposto con ironia.
Nella foto: Brad Pitt e Angelina Jolie
Alessandra Magliaro, Ansa
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