Formazione e occupazione alla Scuola di Arti e Mestieri “Bufalini di Città di Castello

Con il programma GOL su 158 partecipanti che hanno concluso il percorso 111 lavorano
Formazione e occupazione: con il programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) i risultati sono vincenti. La riforma strategica collegata al PNRR, dimostra tutta la sua efficacia nel territorio. Nato per accompagnare le persone in transizione occupazionale attraverso percorsi personalizzati di riqualificazione, il programma mette al centro sia le esigenze del mercato del lavoro che i bisogni dei cittadini, in particolare giovani, donne, over 55, disoccupati di lunga durata e percettori di sostegni al reddito. In questo contesto, la Scuola di Arti e Mestieri Bufalini si è confermata un partner fondamentale, attivando un imponente piano formativo che ha concretamente risposto alla domanda delle imprese. I numeri raccontano un impegno straordinario: oltre 18.700 ore di lezione erogate attraverso 62 edizioni di corsi, che ha coinvolto più di 410 iscritti. Il vero termometro dell’efficacia di un percorso formativo, tuttavia, è la sua capacità di generare occupazione. Ed è qui che i dati del monitoraggio post-corso sono particolarmente incoraggianti. Su 158 partecipanti che hanno concluso il percorso da un tempo sufficiente per cercare attivamente lavoro, ben 111 hanno già trovato un inserimento lavorativo, raggiungendo un tasso di attivazione complessivo del 70,3%. Alcuni corsi si sono rivelati veri e propri traini per l’occupazione come Addetto Saldatore Qualificato con 84,2% di attivazioni (80 assunzioni su 95 casi analizzati), Addetto alla Cucina/Aiuto Cuoco con 55,6% di attivazioni (10 assunzioni su 18 casi), Competenze Digitali e ECDL con risultati molto positivi, rispettivamente con il 50% e il 47,8% di attivazioni. Un ulteriore elemento di valore è il profilo multiculturale delle classi. Oltre il 75% degli iscritti proviene da Paesi extra-europei, con una forte rappresentanza di cittadini di Bangladesh, Marocco, Burkina Faso, Mali, Senegal, Costa d’Avorio, Nigeria e Ucraina. Questo dato evidenzia come la formazione professionale GOL sia un potente strumento di inclusione e integrazione, in grado di valorizzare talenti e motivazioni trasformandoli in competenze certificate e immediatamente spendibili, a beneficio sia delle persone che del tessuto economico locale. “I numeri parlano chiaro l’alleanza tra Regione, Centri per l’Impiego, enti di formazione e aziende funziona e produce risultati tangibili per la comunità. “Investire su percorsi seri, costruiti assieme alle imprese, non è solo un dovere ma una leva straordinaria per lo sviluppo”, ha dichiarato il presidente, Giovanni Granci, della Scuola di Arti e Mestieri Bufalini, questa mattina nel corso della conferenza stampa alla presenza dell’assessore allo sviluppo economico, politiche del lavoro, mobilità, trasparenza ed infrastrutture, Francesco De Rebotti, del Direttore Regionale allo Sviluppo Economico, Agricoltura, Istruzione, Formazione e Lavoro, Turismo e Sport, Adriano Bei, del Dirigente Arpal Umbria gestione controllo e monitoraggio interventi sui fondi strutturali e nazionali, Paolo Sereni, dei Sindaci di Città di Castello Luca Secondi e di San Giustino Stefano Veschi e del Consigliere Regionale Letizia Michelini, membro della prima e seconda commissione permanente del Consiglio Regionale Umbro. Presenti anche i rappresentanti del mondo imprenditoriale, datoriale, sindacale e della formazione professionale. “Per la nostra Scuola – ha dichiarato il direttore Marco Menichetti -contribuire a scrivere queste storie di successo professionale e di riscatto sociale è la più grande soddisfazione e la conferma della bontà della nostra missione. Questi dati riferiti alla formazione rivolta agli adulti confermano gli esiti occupazionali dei corsi rivolti ai giovani in età 14-18 anni”. I risultati del programma GOL alla Scuola Bufalini dimostrano che, quando le politiche attive del lavoro sono progettate con visione e realizzate con competenza, la formazione si traduce in opportunità concrete, l’investimento pubblico diventa motore di sviluppo e le persone tornano al centro del progetto di crescita del territorio. “I risultati che presentiamo oggi – ha sottolineato, l’assessore allo sviluppo economico, politiche del lavoro, mobilità, trasparenza ed infrastrutture, Francesco De Rebotti, nel definire la scuola un modello virtuoso di formazione e gestione su ampia scala da esportare in tutta la regione - confermano con chiarezza quanto il programma GOL stia funzionando e quanto la collaborazione tra la Regione, i Centri per l’Impiego, gli enti di formazione, agenzie per il lavoro e le imprese rappresenti una leva concreta per lo sviluppo dell’Umbria. La Scuola di Arti e Mestieri Bufalini, in questo percorso, si dimostra un presidio fondamentale: un luogo dove la formazione non resta teoria, ma diventa lavoro, integrazione e crescita per l’intero territorio. Il tasso di attivazione superiore al 70%, con percorsi che arrivano a risultati ancora più alti nei settori più richiesti dalle aziende, è un dato che parla da solo. Significa che quando la formazione è costruita insieme al tessuto produttivo, con standard elevati e con docenti e strutture adeguate, allora l’investimento pubblico genera un impatto vero, misurabile e immediato. Particolarmente significativo è anche il valore sociale di questi percorsi: classi multiculturali, competenze che si aggiornano, storie personali che trovano nuove opportunità. È la dimostrazione – concreta, quotidiana – che la formazione può essere uno straordinario strumento di inclusione e di coesione. Desidero ringraziare il presidente Granci, il direttore Menichetti, tutto il personale e gli studenti della Bufalini. Questa scuola, con i suoi 116 anni di storia, non guarda solo al passato: continua a evolversi, a investire, a innovare. Ed è proprio questa capacità di coniugare tradizione e futuro che la rende un alleato strategico nelle sfide dello sviluppo economico regionale. Dati come quelli del programma GOL ci indicano che – ha concluso De Rebotti – che siamo sulla strada giusta e che continuare a investire nella formazione significa investire nella dignità, nel lavoro e nel futuro dell’Umbria”. Di rete virtuosa che si è creata da tempo a Città di Castello ed in altotevere fra formazione e lavoro, grazie alle scuole ed a centri di eccellenza come la “Bufalini”, hanno parlato i sindaci di Città di Castello e San Giustino, Luca Secondi e Stefano Veschi, affiancati dagli assessori Letizia Guerri, dalla consigliera regionale, Letizia Michelini, dal sindaco di Monte Santa Maria Tiberina, Rinaldo Mancini, dal direttore Anci, Silvio Ranieri, da rappresentanti di categoria, il vice-presidente della sezione Confindustria altotevere, Angelo Benedetti ed il direttore Confcommercio Umbria, Vasco Gargaglia. “Quando le statistiche e i dati che oggi sono stati forniti evidenziano indici di attivazioni che superano il settanta per cento si può affermare che un primo straordinario risultato è stato raggiunto e che le competenze e la capacità di fare rete fra pubblico e privato messa in atto dalla scuola di Arti e Mestieri, pagano e ci fanno guardare al futuro con ottimismo”, hanno concluso i sindaci ed assessori nel ringraziare i presenti ed in particolare l’assessore De Rebotti per l’attenzione riservata ed il potenziamento e buon funzionamento delle strutture presenti sul territorio a partire dal Centro per l’Impiego di Città di Castello, sede comprensoriale di Arpal Umbria che è stata visitata prima dell’incontro alla “Bufalini”, accolto dal responsabile dei centri per l’impiego di tutta l’Umbria, Riccardo Pompili e dal responsabile dell’Alta Umbria, Francesco Giovagnoni e da tutti i dipendenti.

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