Montevarchi, il Sindaco Chiassai Martini invitata al CNEL per la Fondazione CER Italia

Tavolo di lavoro per la proposta di legge su le “Aree interne”
Nell’ambito del tavolo di lavoro su “Aree interne, un nuovo paradigma di sviluppo: un mondo NON a parte”, organizzata a Roma dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, il Sindaco Silvia Chiassai Martini ha preso parte al tavolo “Partecipazione e governance locale” in particolare su sviluppo di pratiche innovative e inclusive.
I lavori sono stati aperti dal Presidente del Cnel Renato Brunetta. Nel suo intervento, il Sindaco Chiassai Martini ha illustrato il ruolo di Fondazione CER Italia, la comunità energetica nata a Montevarchi e la prima ad operare su tutto il territorio nazionale, come modello per favorire lo sviluppo sostenibile delle aree interne.
“Il PNRR – ha esordito il Sindaco – prevede misure trasversali che possono comportare significativi miglioramenti nelle aree interne del Paese, come la missione ‘Rivoluzione verde e transizione ecologica’. Le sfide demografiche, come spopolamento e invecchiamento, richiedono infatti interventi specifici per promuovere sviluppo economico e sociale, investendo nei servizi essenziali, nella digitalizzazione e nella sostenibilità, cruciale per migliorare la qualità della vita e creare nuove opportunità per giovani e famiglie”
Il Sindaco ha sottolineato come: “la cooperazione tra territori sia la strada da percorrere, sfruttando l’opportunità delle Comunità Energetiche e del PNRR. L’impego delle energie rinnovabili, dal fotovoltaico, alle biomasse fino all’idroelettrico, rappresenta una concreta opportunità per promuovere lo sviluppo, mira a potenziare la sostenibilità ambientale ed energetica e la resilienza dei territori, coinvolgendo le comunità locali e le autorità competenti. Centrale è anche il recupero dei terreni agricoli abbandonati, l’introduzione di pratiche innovative in campo agricolo come l’agrivoltaico, che permette di conciliare la produzione agricola con la produzione di energia pulita, e un abbattimento dei costi elettrici delle aziende.
In questo contesto, il Sindaco sottolinea il ruolo che può svolgere la Fondazione Cer Italia: “Le aree interne sono un’ampia porzione del territorio nazionale, ben il 60% – prosegue - ricca di risorse, ambientali e paesaggistiche, culturali e del saper fare locale, che nel tempo hanno subito un processo di marginalizzazione che si è tradotto in declino demografico, calo dell’occupazione e una inadeguata tutela del suolo. Sono realtà di piccole dimensioni, distanti dai servizi essenziali, ma con un forte potenziale. La Fondazione Cer Italia è un soggetto in grado di offrire collaborazione e coordinamento tra i diversi livelli istituzionali garantendo il massimo coinvolgimento di tutti, cittadini, PMI, grandi aziende, terzo settore, parrocchie, enti locali.
La comunità energetica è una realtà mutualistica, no profit, uno strumento innovativo e di grande attualità che puoi aiutare le aree più fragili offrendo risparmio energetico ai residenti e alle aziende, diventando luoghi attrattivi per il contenimento del costo della bolletta, Oggi Fondazione conta 1681 POD collocati su tutta l’Italia, appartenenti a 1011 soggetti tra persone fisiche e giuridiche, nei ruoli di consumatori, produttori, prosumer, produttori terzi, produttori con impianto rinnovabile diverso da fotovoltaico e aderiti che affittano le proprie aree per l’installazione di impianti fotovoltaici. FCI ha il fine di generare benefici ambientali, economici e sociali ai suoi membri su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione alle aree più svantaggiate, aree rurali, montuose, depresse, Sud, piccole isole. In queste zone, lo sviluppo di una Cer, può essere il traino per il ripopolamento, dando la possibilità di scegliere di vivere in paesi con costi energetici che possono essere minimi, sia per i cittadini che per le imprese, nuove o già esistenti. Il Comune, aderendo a FCI diventa Socio fondatore offrendo questa innovativa possibilità al proprio territorio, senza nessun carico burocratico, a costo zero, senza rischio economico e con una struttura già partita.
Il modello scelto- conclude infine il Sindaco - nasce per facilitare la divulgazione delle comunità energetiche utilizzando la Fondazione CER Italia come “una madre Cer pubblica” che grazie al complesso lavoro costitutivo svolto in questi anni, un regolamento e uno statuto chiari e tutelanti, la realtà mutualistica, non profit e senza rischio economico, permette di far partire tante “micro-cer” in funzione delle cabine primarie dei comuni di riferimento. Ciò permette soprattutto ai comuni più piccoli, che non hanno, né le risorse, né il personale per realizzare un progetto di tale complessità, di non perdere un’opportunità ambientale, sociale ed economica straordinaria, oggi l’unica possibilità per contenere i costi delle bollette”

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