I servizi di salute mentale culturalmente sensibili: seminario degli operatori sanitari

Una giornata di confronto sui temi dell’interculturalità dei processi di assistenza e cura
Una giornata di studio dedicata ai temi dell’interculturalità e della transculturalità nei servizi di salute mentale, per favorire prassi dei servizi specifiche, capaci di orientare il lavoro in un’ottica culturalmente sensibile. È questo il tema della giornata di lavoro “I servizi di salute mentale culturalmente sensibili” organizzata dall’ASL Toscana sud est e dall’Università di Siena e in programma per il 10 ottobre dalle 8.30 alle 16 ad Arezzo, presso la Sede UNISI alle Logge del Grano (Piazzetta delle Logge del Grano 5).
“In una società sempre più multietnica, i servizi sanitari assistono sempre di più persone provenienti da culture diverse da quella ospitante. Questo – ha sottolineato il Dr. Massimo Valentini, psicologo UFSMA Arezzo e responsabile scientifico dell’evento - rende necessario sensibilizzarci, come operatori e operatrici, a orientare il nostro lavoro in un'ottica culturalmente sensibile. L'obiettivo di una giornata di lavoro come questa, quindi, è quello di promuovere la capacità di decentramento culturale, di aumentare la consapevolezza sugli aspetti culturali che intervengono nella relazione di cura, e di sviluppare capacità specifiche di lavoro con la figura della mediatrice e del mediatore linguistico culturale, approfondendo tecniche di conduzione dei colloqui con persone straniere.”
“Nell’aumentare dei bisogni di salute mentale della popolazione – prosegue la Dr.ssa Susanna Giaccherini, Direttrice UOC Psicologia area aretina Azienda USL Toscana sud est - abbiamo ritenuto di rilievo porre attenzione alla salute mentale dei migranti e ai percorsi complessi, frequentemente traumatici, che portano alla richiesta di cura, sottolineando quell’istanza di decentramento che l’incontro con altre culture, ma con l’altro in generale, ci pone e operando una sospensione del giudizio per cogliere i diversi universi simbolico-culturali, con disponibilità al confronto. Si tratta di porre al centro del nostro pensare ed agire, nel costruire i percorsi e servizi di salute mentale, una “mobilità cognitiva” che ci consenta di osservare e comprendere le cose tenendo conto di diversi punti di vista, talvolta anche distanti dal proprio”.
“L’accoglienza, la cura, il dialogo interculturale sono temi fondamentali del nostro lavoro di docenti e ricercatori universitari – aggiunge la Prof.ssa Simona Micali, Università di Siena, Presidente del Comitato di gestione del Campus universitario di Arezzo -. “Prendersi cura” è stata la parola chiave, declinata in senso pluridisciplinare, delle tante iniziative organizzate dall’ateneo nell’ultima edizione di Bright – Night; e proprio il campus di Arezzo ospita il corso di laurea in “Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa”. In questo contesto, ha un ruolo particolarmente importante la collaborazione con l’Azienda USL Toscana sud est: insieme in questi ultimi anni stiamo realizzando una serie di importanti iniziative, a partire dal Festival della Salute mentale, di cui l’evento del prossimo 10 ottobre è parte integrante.”
“In un’epoca dominata nuovamente dagli effetti della distruttività umana declinata in tanti (troppi) conflitti di cui si stenta a comprenderne il senso – conclude il Dr. Giampaolo Di Piazza - Direttore UOC Psichiatria area aretina, Azienda USL Toscana sud est - la giornata di oggi è occasione per riflettere su come l’incontro con persone migranti possa rappresentare per i servizi di salute mentale opportunità di verifica e miglioramento delle capacità di ascolto, comprensione ed apertura (mentale ed emotiva) nei confronti di persone le cui esigenze di assistenza e cura sono molto cambiate da quando, in concomitanza e a seguito della Legge 180, è stata sviluppata una politica di salute nella comunità”.
Il convegno, che si aprirà con le relazioni del Prof. Alfredo Ancora, Psichiatra, della Dr.ssa Maria Luisa Cattaneo, Psicologa e psicoterapeuta, della Dr.ssa Patrizia Bevilacqua, Psicologa e psicoterapeuta, prevederà anche un intenso momento di confronto, cui sarà dedicato tutto lo spazio del pomeriggio.
La partecipazione all’evento è libera, per info e prenotazioni è possibile scrivere a: massimo.valentini@uslsudest.toscana.it
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