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Aumento della criminalità in Umbria: preoccupano furti e infiltrazioni mafiose

I dati resi noti dal procuratore generale di Perugia Sergio Sottani parlano chiaro

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I dati comunicati da Sergio Sottani, procuratore generale di Perugia, nella sua relazione preparatoria all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2026, fanno capire che l’Umbria si trova di fronte a un vero allarme criminalità, con un forte incremento dei reati predatori e con un serio rischio di infiltrazioni mafiose nell’economia regionale. Si registra anche un aumento degli omicidi, un preoccupante primato nazionale per femminicidi, e una crescita del caporalato.

  • In crescita costante i reati di maltrattamenti in famiglia, segno di una fragilità nei rapporti personali e difficoltà nelle convivenze, schizzati da 172 a 231 casi (+34%), mentre calano del 20% quelli di stalking, o atti persecutori. Aumentano anche le violenze personali, passate da 143 a 185 (+29%).

 

  • Allarmante anche l'aumento dei reati commessi da minorenni, che impone, secondo il Procuratore, un approccio integrato tra repressione e prevenzione, coinvolgendo scuole e servizi sociali. In questo settore da registrare il fenomeno del traffico illecito di sostanze stupefacenti, con 37 iscrizioni di procedimenti per tale tipologia criminosa e “non può ignorarsi come tali reati fungano da presupposto per altri crimini contro la persona e il patrimonio” dichiara il procuratore.

 

  • Preoccupante l'impennata dei furti in abitazione, dove i procedimenti per questo reato sono cresciuti di oltre il 30%, con 1.789 denunce contro ignoti rispetto alle 1.241 dell'anno precedente. Preoccupa anche il dato sulle rapine commesse da minori: 50 casi, a fronte dei 17 del periodo precedente.

 

  • Allarme roso anche per il rischio di infiltrazioni mafiose. Il procuratore Sottani sottolinea come l'Umbria, tradizionalmente estranea alle dinamiche mafiose, sia ormai un "terreno fertile" per organizzazioni criminali che inseriscono i loro terminali per alterare i flussi economici e finanziari, dedicandosi a riciclaggio ed elusione fiscale.

 

  • Nascono anche nuovi crimini sconosciuti in questa regione sino a poco tempo fa: la criminalità informatica, con casi di istigazione al suicidio via chat e revenge porn, ai fenomeni di radicalizzazione religiosa online, fino all'aumento del 20% dei reati economici e fiscali.

 

  • Si segnalano numerosi episodi di violenza sulle persone oltre che risse e scippi, soprattutto nei due capoluoghi di provincia e nei territori dell'Alta Valle Tiberina e del Folignate. “Pur in assenza di risorse umane ulteriori rispetto a quelle ordinarie è auspicabile che il controllo del territorio nel territorio della regione resti costante e anzi aumenti ulteriormente per soddisfare la comprensibile esigenza di sicurezza della popolazione umbra” chiude Sottani
Redazione
© Riproduzione riservata
09/10/2025 07:10:10


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