Scuola umbra in una “crisi senza precedenti”? I sindacati rigettano l’idea dall’assessore Barcaioli

Affermano che la scuola “ha bisogno di responsabilità, non di spettacolarizzazione”
“Rigettiamo con fermezza l’idea che la scuola umbra stia attraversando ‘una crisi senza precedenti’, come dichiarato nei giorni scorsi in alcuni interventi pubblici dall’assessore regionale all’Istruzione, Fabio Barcaioli. Tale narrazione, oltre a non corrispondere alla realtà dei fatti, offende il lavoro quotidiano di centinaia di dirigenti scolastici che operano con competenza, dedizione e spesso in condizioni estremamente complesse”. È quanto dichiarano in una nota congiunta i rappresentanti sindacali Moira Rosi di Flc Cgil Umbria, Caterina Corsaro di Cisl scuola Umbria, Anna Rita Di Benedetto di Snals Confals Umbria e Simona Zuccaccia di Dirigentiscuola Umbria, ritenendo “doveroso intervenire per riportare la discussione su un piano di responsabilità e rigore istituzionale, in riferimento alle recenti notizie riguardanti il liceo scientifico ‘Galeazzo Alessi’ di Perugia, l’Istituto comprensivo di Ponte San Giovanni e la scuola media ‘Cocchi-Aosta’ di Todi”.
“Siamo consapevoli delle criticità emerse nelle suddette scuole – dichiarano i sindacati –, che hanno generato disagio tra studenti, famiglie e personale docente. È evidente che le responsabilità, quando ci sono, vadano accertate nelle sedi opportune, senza sovraccaricare il sistema educativo regionale di giudizi sommari e generalizzazioni dannose. Difendiamo il ruolo della dirigenza scolastica, nella sua autonomia, ma anche nella sua responsabilità. In questi anni, i dirigenti dell’Umbria con la collaborazione e il supporto dell’intera comunità scolastica, hanno affrontato sfide complesse, dalla gestione dell’emergenza pandemica alla progressiva riduzione di organici e risorse, con spirito di servizio e senza clamori”.
“Casi specifici – prosegue la nota dei sindacati –, per quanto delicati, non possono diventare metro di giudizio per un intero sistema. Il rischio, così facendo, è quello di indebolire il patto educativo e di alimentare un clima di sfiducia e delegittimazione verso le istituzioni scolastiche. Auspichiamo che le istituzioni, a tutti i livelli, si muovano con equilibrio e ascolto”. “Chiediamo che l’Ufficio scolastico regionale e l’assessorato all’Istruzione – concludono i sindacati – promuovano sedi stabili di confronto con le rappresentanze dei dirigenti e del personale, così da affrontare eventuali criticità in modo trasparente e costruttivo. Il nostro impegno, resta quello di garantire tutela professionale, ma anche un presidio etico, culturale e umano della scuola pubblica. Una scuola che ha bisogno di responsabilità, non di spettacolarizzazione”.
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