Bracconaggio ittico, Casucci: “E’ nocivo per l’intero ecosistema del lago di Montedoglio”

Il consigliere regionale toscano di Noi Moderati ha presentato un'interrogazione
Il bracconaggio ittico è nocivo per l’eco sistema del lago di Montedoglio, non solo per la pesca. Il bracconaggio ittico costituisce un illecito ambientale ma anche un rischio di infiltrazioni illegali e traffici illeciti che minano la legalità del territorio.”
A dirlo è Marco Casucci, consigliere Noi Moderati, che ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale, dopo aver partecipato, lo scorso fine settimana, al convegno a Pieve Santo Stefano sul lago di Montedoglio legato alle potenzialità della pesca.
“Il Lago di Montedoglio, invaso artificiale della Valtiberina, rappresenta un’importante risorsa ambientale e un rilevante patrimonio ittico per il territorio delle province di Arezzo e parte di quelle di Perugia e Forlì-Cesena. Negli ultimi anni, si sono susseguite numerose segnalazioni da parte di cittadini, pescatori sportivi e associazioni locali che hanno denunciato l’aumento di fenomeni di bracconaggio ittico nelle acque del lago -sottolinea Casucci-. Le attività di bracconaggio includerebbero l’utilizzo di reti e strumenti illegali, pescate notturne non autorizzate. Basti ricordare la rete lunga oltre un chilometro rinvenuta, lo scorso aprile, nelle acque di Montedoglio.”
“L’attività illegale comporta danni gravi all’ecosistema lacustre, mette a rischio l’equilibrio delle specie ittiche, compromette le attività di pesca sportiva e turistica regolare e rappresenta un pericolo per la biodiversità e la sicurezza ambientale dell’area – fa notare Casucci -. I controlli e la vigilanza sono insufficienti a causa della carenza di personale e di risorse dedicate alla sorveglianza del bacino, le stesse forze dell’ordine locali, in collaborazione con le guardie ittiche volontarie e le associazioni di pesca, segnalano la necessità di un intervento più strutturato da parte della Regione.”
“Ho chiesto alla Regione quali siano le azioni che finora sono state messe in campo per contrastare questa pratica illegale, e se si intendano rafforzare i controlli e le attività di monitoraggio sul lago, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie di sorveglianza quali droni e telecamere – dichiara il consigliere di Noi Moderati -. Ho anche chiesto se è prevista l’adozione di un piano regionale specifico per la tutela del patrimonio ittico dei bacini artificiali e naturali, con particolare attenzione alle aree più colpite dal bracconaggio.”
Commenta per primo.