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EX FCU: necessaria azione attiva del Comune di Città di Castello verso la Regione

Lignani Marchesani: c'é il rischio che la tratta nord rimanga un ramo secco

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Apparentemente è iniziato il conto alla rovescia: l'Assessore regionale ai trasporti ha segnato il giugno 2026 come il momento di riconsegna agli umbri e di fruibilità totale della ferrovia Sansepolcro-Terni.  Ma il rischio che la tratta nord di cui Città di castello è baricentro rimanga un ramo secco trascurato è dietro l'angolo. L'Assessore ha infatti parlato di interconnessione con le altre ferrovie ed i treni Minuetto un tempo a Umbertide sono oggi a Foligno per il cosiddetto revamping. In sostanza il rischio di avere ancora treni diesel e tempi di perocrrenza superiori all'ora (oggi variano dagli 80 ai 100 minuti)per raggiungere il capoluogo sono assolutamente concreti. La tratta  Sansepolcro Città di Castello necessita infatti solo dell'immissione dei nuovi consensi di sicurezza e non anche dell'elettrificazione che invece necessita il percorso da Ponte San Giovanni a Terni e quindi, con volontà politica, potrebbe essere ultimato più celermente. Doverosa quindi un'azione da parte dell'Amministrazione ed un dibattito che focalizzi l'argomento, scopo dell'interpellanza presentata e qui di seguito riportata. 

Andrea Lignani Marchesani

Consigliere comunale - Direzione nazionale FdI

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Al Signor Sindaco di Città di Castello

         Oggetto : interpellanza (prospettiva del trasporto su ferro in Alta Valle del Tevere)

Il sottoscritto Consigliere comunale,

                                             PREMESSO

che la mobilità ferroviaria nella storia del Comune di Città di Castello ha progressivamente perduto centralità a cominciare dal dopoguerra fino a scomparire del tutto a partire dal 2017

che detta cessazione eufemisticamente chiamata "sospensione del servizio" ha molteplici cause di natura storica e geografica, dai bombardamenti dell seconda guerra mondiale, alla decisione di non ripristinare il tratto aretino di quella che un tempo era la Ferrovia dell'Appennino centrale, alla centralità strategica del trasporto su gomma nel dopoguerra fino a una più deprimente mancanza di manutenzione e di adeguamento ai nuovi consensi di sicurezza richiesti

che la "ripartenza" dell'ottobre 2018 imponendo una velocità massima di 50 chilometri all'ora con tempi di percorrenza biblici rendeva l'infrastruttura assolutamente non competitiva

che a tutt'oggi dopo gli ultimi lavori di ammodernamento che hanno reso la linea più competitiva e permesso velocità più elevate il tempo di percorrenza oscilla tra gli ottanta e i 100 minuti a seconda delle fermate previste

che il tratto da Sansepolcro a Città di Castello è tutt'ora chiuso e servito da corse sostitutive su gomma

che recentemente l'Assessore regionale ai trasporti ha fissato come data di riapertura dell'intera tratta da Sansepolcro a Terni il giugno 2026

che in questi tredici mesi non solo la tratta da Ponte San Giovanni a Terni che deve provveder all'elettrificazione della linea ma anche il ramo nord fino a Sansepolcro potrebbe vedere nuovi periodi di interruzioni della tratta per l'installazione di nuovi consensi di sicurezza che potrebbero abbreviare ulteriormente  i tempi di percorrenza 

che nella stessa occasione l'Assessore De Rebotti ha citato l'interconnessione con altre reti ferroviarie l'obiettivo strategico della ex Centrale Umbra

che questo potrebbe marginalizzare ulteriormente il tratto tra Sansepolcro a Ponte San Giovanni con minori corse e forse con convogli vetusti e fatiscenti quali quelli attualmente in servizio

che un ulteriore segnale in tal senso è il revamping dei treni Minuetto che sta avvenendo  nelle officine di Foligno e non in quelle di Umbertide dove erano collocati fino pochi mesi fa

che tratte su ferro competitive nelle tempistiche e con convogli elettrici e dignitosamente fruibili rappresentano un positivo indotto economico ed ambientale per pendolari, turisti e studenti ma anche per operatori economici e sociali dell'Alta Valle del Tevere e di Città di Castello

                                      INTERPELLA  LA S.V.

a) sulla necessità di un monitoraggio dei tempi di riapertura della linea Sansepolcro Città di Castello, che essendo già elettrificata ha necessità della sola immissione dei consensi di sicurezza, al fine di una più celere riapertura rispetto alla scadenza generale del giugno 2026

b) sulla necessità di un'interlocuzione con la Giunta regionale al fine di favorire l'immissione di treni Minuetto nella tratta Sansepolcro - Ponte San Giovanni 

c) sui futuri tempi di percorrenza a lavori ultimati tra Città di Castello e Perugia Sant'Anna

d) sui necessari passi istituzionali al fine di scongiurare una marginalizzazione della tratta Sansepolcro - Ponte San Giovanni

Il Consigliere interpellante

Andrea Lignani Marchesani

Redazione
© Riproduzione riservata
13/05/2025 12:22:00


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