Passo avanti per la Tiberina 3Bis, Marcelli: "Dobbiamo dimostrare di saper spendere"

Un altro passo significativo verso il completo ripristino della Tiberina 3Bis tra Valsavignone e Canili di Verghereto, la cui inagibilità ultraventennale impedisce alla E45 di avere una viabilità alternativa. I lavori per quello che riguarda il primo stralcio sono stati assegnati ad una ditta di Umbertide per un importo di 5 milioni di euro, che saranno impiegati per i primi 1200 metri e la progettazione dei lotti successivi. Soddisfazione da parte del sindaco di Pieve Santo Stefano, Claudio Marcelli, che da sempre ha seguito la vicenda.

Sindaco, sono passati alcuni giorni: quanta soddisfazione?

“Diciamo che siamo arrivati a quello che era un sogno. Partito nel gennaio 2019 con l’evento del Puleto e poi portato avanti dall’amministrazione comunale; sogno che sta prendendo forma e si sta realizzando”.

Come siamo arrivati a questo punto?

“Il percorso è stato abbastanza lungo e accidentato, ma scandito da momenti ben precisi”.

Li vogliamo ripercorrere?

“Nel 2019 avviene il sequestro del viadotto Puleto in E45, dopo un mese a Pieve Santo Stefano arriva l’allora Ministro Toninelli che per l’ennesima volta ci richiede di fare una nuova convenzione con Anas per spendere i primi 2,5 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture. Noi la sera stessa sottoscriviamo il documento”.

E poi?

“Di fatto inizia il percorso accidentato con Anas che si ritira, dicendo fondamentalmente che non poteva intervenire sulla Tiberina 3Bis e quindi il sindaco di Pieve il 21 giugno 2021 – così è chiara anche la data – legge il giornale e scopre che il Governo Draghi sta valutando un decreto ‘mille proroghe’ per i lavori pubblici dove stanziava alcune risorse per quelli urgenti. Da lì inizia il percorso che l’amministrazione comunale ha fatto con il Ministero per vedere se era possibile inserire delle risorse all’interno di quel decreto. Dopo vari emendamenti e atti della Stato, si arriva all’agosto del 2022 dove c’è una legge che finanzia i primi 5 milioni di euro per iniziare i lavori sulla vecchia 3Bis. In precedenza, insieme alla provincia di Arezzo con l’allora presidente Chiassai, avevamo elaborato un progetto generale per un totale di circa 39 milioni di euro coinvolgendo anche la provincia di Forlì-Cesena e firmammo il famoso protocollo a tre per chiedere al Ministero di aderire a questo progetto. Arrivano i primi 5 milioni, assegnati alla provincia di Arezzo nel settembre del 2023 e siamo arrivati ai recenti fatti riconducibili alla chiusura del traffico nel novembre scorso insieme alle lunghe file in E45”.

E poi avete segnalato al nuovo Prefetto la situazione, giusto?

“Esattamente. Era il 22 novembre quando c’è stato l’incontro in Prefettura dove erano presenti tutti i vari soggetti quindi sindaco, Anas, provincia e forze dell’ordine. Prefetto che ha chiesto il motivo per il quale questi soldi non erano ancora stati spesi. In quel momento la provincia di Arezzo ha fatto una variazione di bilancio. È partita la gara e siamo arrivati alla sua assegnazione”.

Quali sono le prospettive future?

“Noi dobbiamo dimostrare al Ministero di saper spendere bene e in fretta questi 5 milioni, per chiedere i successivi lotti. Contemporaneamente con l’affidamento del primo lotto, che va dalla zona del Voltraio per 1200 metri, contengono anche la progettazione già partita per quelli successivi. Dopodiché, quindi, andare al Ministero di nuovo e farsi riconoscere gli stralci successivi”.

In conclusione?

“Ringrazio la cordata di tutti i sindaci lungo l’asta della E45, aiutanti in maniera bipartisan dalla politica. Voglio ricordare che l’emendamento è stato votato all’unanimità dall’ottava commissione Bilancio del Senato alle 2.11 di notte. La nuova Tiberina 3Bis non sarà una strada dove ci passano tir in entrambi i sensi di marcia, ma percorribile senza problemi a vetture e bici; utilizzata, però, in caso di blocco della E45 con senso unico per i mezzi pesanti”.