Dossier Uilscuola: “In 8 anni solo il 47% di assunzioni per il personale ATA”
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"La gestione degli organici si traduca in tagli alle risorse delle scuole"
“Negli ultimi otto anni, a fronte di 166.849 posti disponibili per il personale ATA, i governi che si sono succeduti hanno autorizzato appena 78.583 assunzioni: solo il 47%. Se poi analizziamo i dati in Umbria, il personale a Tempo Determinato è passato da 404 nel 2015/16, a 860 nel 2022/23, cioè dall’11,84% al 22,19%; le percentuali di crescita, nel 2022/23, si attestano a -33 a Tempo Indeterminato (pari a -1,08%), +182 (pari al 26,84%) a Tempo Determinato, mentre erano, nell’a.s. 2016/17, rispettivamente, +1,93% i primi e -19,55 i secondi. Il dato, eloquente, evidenzia come la gestione degli organici si traduca in tagli alle risorse delle scuole, lasciandole prive del personale necessario”. A spiegarlo è la segretaria generale della Uil Scuola Umbria, Lucia Marinelli, commentando i dati del dossier Uil Scuola che analizza lo storico delle assunzioni Ata dal 2016 al 2024.
“Una gestione "inaccettabile" che - dice Marinelli - deve essere corretta con interventi mirati e strutturali. Ogni anno, migliaia di posti restano scoperti, mentre il personale ATA, che rappresenta la spina dorsale delle scuole italiane, è costretto a operare in condizioni sempre più difficili e con carichi di lavoro insostenibili - sottolinea la Marinelli. Il sistema di calcolo dell'organico ATA - ricorda la segretaria generale - continua a basarsi su una serie di parametri numerici che non riflettono la realtà delle scuole, come il numero di sedi, il numero di studenti e quelli con disabilità. Questo provoca evidenti difficoltà nelle istituzioni scolastiche: migliaia di plessi con un solo collaboratore scolastico, compiti amministrativi sempre più complessi che spesso superano i limiti contrattuali, come l'utilizzo di Passweb, assistenti tecnici del primo ciclo senza un profilo definito per le loro mansioni, che operano in modo itinerante in più istituzioni e scuole prive di ex DSGA, sostituiti con i consueti incarichi annuali”.
“È necessario - aggiunge - autorizzare le immissioni in ruolo su tutti i posti disponibili e ampliare l'organico, allo scopo di rendere stabile anche quello aggiuntivo. La scuola italiana non può funzionare senza un organico ATA stabile e adeguato - conclude la Marinelli - indispensabile anche per garantire condizioni di lavoro dignitose per tutto il personale”.
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