Bocconi killer a Sansepolcro: torna l'incubo dopo il caso di via Carlo Vigo
Cane salvato, ma indagano i carabinieri forestali. Esche lasciate lungo il marciapiede
Bocconi killer lungo la strada in una delle zone più residenziali di Sansepolcro: il cane ingerisce, ma la destrezza della proprietaria riesce a farglielo espellere e salvare di conseguenza l’animale. È quanto successo nella serata di mercoledì lungo via Carlo Vigo: siamo in pratica all’ingresso della città, nell’area compresa tra lo svincolo sud della E45 e le prime attività commerciali. Quella che doveva essere una tranquilla e quotidiana passeggiata con il proprio amico a quattro zampe, ha rischiando di trasformarsi in un epilogo ben diverso. Il tutto è già stato segnalato e quindi denunciato alle autorità competenti, in questo caso i carabinieri forestali della Stazione di Sansepolcro, con la viva speranza che vengano prese delle misure urgenti per combattere questo fenomeno. Non è la prima volta, purtroppo, che quest’area è interessata dalla presenza di bocconi avvelenati dove a farne le spese sono stati cani e gatti; a differenza delle precedenti volte, però, la scorsa sera la polpetta – così viene chiamata anche in gergo – era stata abbandonata tra il marciapiede e la strada principale, ovvero via Carlo Vigo. La proprietaria dell’animale, di primo acchito, non si era accorta che il proprio meticcio aveva ingerito il boccone ma solamente nel momento in cui lo stesso ha iniziato ad avere qualche strano comportamento. Fortunatamente, però, l’animale non aveva ingerito completamente l’agglomerato di carne fresca dove – in maniera ben visibile – si notava anche la presenza di sostanza blu a pallini, la quale poteva essere simile ad un lumachicida utilizzato spesso in agricoltura. “Il cane sta fortunatamente bene – racconta – e lo abbiamo monitorato a vista tutta la notte: denuncia è già stata fatta alle autorità competenti, nella speranza che vengano prese misure cautelari nei confronti di queste persone”. Il boccone, a seguito della segnalazione, è stato poi isolato per essere inviato all’istituto competente per le analisi: non è da escludere, poi, che l’area interessata nei prossimi giorni venga ‘battuta’ dall’unità cinofila dei carabinieri forestali per individuare la presenza di ulteriori esche nascoste con destrezza seppure ieri mattina altre sono state trovate dai residenti della zona. Intanto l’Enpa della Valtiberina avverte invita a prestare la massima attenzione.
Commenta per primo.