Campagna di prevenzione alle truffe: i carabinieri nelle chiese del Casentino
"Diffidare da chiunque si presenti a casa chiedendo denaro"
Nella mattinata di domenica 19 gennaio i carabinieri della Compagnia di Bibbiena hanno condotto una significativa campagna di sensibilizzazione contro le truffe in danno degli anziani, raggiungendo direttamente la popolazione nelle comunità locali del Casentino.
Durante le più frequentate cerimonie religiose della domenica, i Comandanti delle otto Stazioni della Compagnia di Bibbiena si sono recati presso le parrocchie del territorio e, nella parte della messa tradizionalmente riservata agli annunci, hanno fornito ai presenti una serie di utili consigli volti a prevenire le truffe. In particolare, le Chiese interessate – con la preziosa disponibilità e fattiva collaborazione dei Parroci – sono state: Pieve di San Marino di Strada in Casentino, San Michele Arcangelo di Chiusi della Verna, Propositura del Santissimo Nome di Gesù di Pratovecchio-Stia, San Niccolò di Talla, Santa Maria Assunta di Badia Prataglia, San Martino di Rassina, Propositura dei Santi Ippolito e Donato di Bibbiena e Santa Maria Madre di Dio di Poppi.
Nel corso degli interventi, i comandanti hanno descritto le più comuni truffe perpetrate da falsi carabinieri o falsi avvocati. In particolare, hanno spiegato come queste truffe si articolano in due momenti. Il primo è la cosiddetta “telefonata ingannevole”, ovvero il truffatore chiama fingendo di essere un carabiniere o un avvocato, informando falsamente che un familiare è rimasto coinvolto in un incidente stradale o è stato arrestato. Successivamente, viene richiesta una somma di denaro e/o monili preziosi, per risolvere la situazione. Il secondo momento è la fase della riscossione, ovvero, dopo la telefonata, un complice si presenta di persona presso l’abitazione della vittima per incassare il denaro richiesto ed eventualmente anche oggetti in oro.
I carabinieri hanno sottolineato ai cittadini l'importanza di diffidare da chiunque si presenti a casa chiedendo denaro e di non fornire soldi o altri oggetti di valore a sconosciuti. Inoltre, è stato ricordato che la normativa italiana non prevede in nessun caso, il pagamento di cauzioni per ottenere la scarcerazione di una persona e che nessun organismo ufficiale, comprese società di servizi come luce, gas o telefono, adotta la modalità di inviare incaricati a domicilio per la riscossione di denaro.
I cittadini sono stati invitati a chiamare immediatamente il numero di emergenza 112 in caso di dubbi o situazioni sospette, oppure a recarsi presso una la Stazione dei Carabinieri più vicina per ricevere consigli e fugare dubbi in merito. Inoltre, è stata ribadita l'importanza di non aprire la porta agli sconosciuti e di prestare massima attenzione alle persone sconosciute che si presentano presso le abitazioni.
L’iniziativa ha riscosso grande apprezzamento tra i fedeli, rappresentando un momento importante di vicinanza tra l’Arma dei Carabinieri e le comunità locali.
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