I Comuni dell'area vasta Grosseto Siena Arezzo si muovono per far sentire la loro voce
Lettera aperta al governatore della Toscana Eugenio Giani
“Le recenti dimissioni del direttore generale dell'area vasta Sud-Est della Toscana, Antonio D’Urso, hanno causato un ulteriore sconvolgimento nella sanità del nostro territorio. Un cambiamento che non vogliamo si trasformi nell'ennesimo salto nel vuoto. La nostra area vasta rappresenta circa la metà della superficie territoriale della Toscana, una dimensione superiore all'intera regione Umbria. Si tratta di un territorio ampio e variegato, una peculiarità che va tenuta nella dovuta considerazione, specialmente quando si parla di sanità. I numeri legati ai nostri territori sono altrettanto impressionanti almeno quanto quelli relativi al turismo, che vede un notevole incremento nei mesi primaverili ed estivi. Un fenomeno che, purtroppo, non è adeguatamente supportato da un'equa e più giusta distribuzione delle risorse finanziarie basata sulle presenze turistiche, ma bensì sulla popolazione residente. Come sindaci non vogliamo e non possiamo tollerare una sanità iniqua; vogliamo, al contrario, essere protagonisti attivi nelle decisioni che riguardano il nostro territorio. Ci troviamo adesso alla vigilia della nomina del nuovo direttore generale; su questo vogliamo essere estremamente chiari. I tre capoluoghi di provincia, Arezzo, Grosseto e Siena, insieme a molti altri municipi dell'area vasta come Bibbiena, Campagnatico, Follonica, Monte Argentario, Orbetello, Roccalbegna, Scarlino, Colle di Val d’Elsa, Monticiano, hanno già avviato un confronto e si aspettano il rispetto che meritano in questo processo decisionale. A tal proposito, Le rappresentiamo la nostra ferma volontà: non solo di essere “sentiti”, ma di essere parte attiva nel processo di individuazione del futuro direttore generale. Abbiamo idee chiare e una linea politica comune da seguire. Rivendichiamo il nostro diritto almeno alla condivisione nell'organizzazione e nella gestione di una sanità che i nostri cittadini ci chiedono sempre più spesso di riformare. Come sindaci, ci esponiamo quotidianamente con i nostri cittadini, ed è per questo che riteniamo legittima la nostra richiesta di essere coinvolti nella scelta di chi amministrerà la salute pubblica. Con questa nostra nota, Le chiediamo dunque un incontro per rappresentarle la nostra visione della sanità e per confrontarci sulla figura che sarà chiamata, insieme a noi, a gestire questo settore così cruciale. In attesa di un Suo cortese riscontro, porgiamo distinti saluti”.
I sindaci di Arezzo, Grosseto, Siena, Bibbiena, Campagnatico, Follonica, Monte Argentario, Orbetello, Roccalbegna, Scarlino, Colle di Val d’Elsa, Monticiano.
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