Assegnato al Commendatore Valentino Mercati il Premio "Quinto Pecorari" a San Giustino

Il convegno “Una nuova idea di agricoltura”, inserito nella manifestazione Sapori & Mestieri di San Giustino, si è rilevato interessante nei contenuti e molto partecipato. L’evento, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, che si è tenuto all’interno del Museo del Tabacco è stato organizzato dall’Accademia Enogastronomica della Valtiberina e dalla Cooperativa Sangiustinese. Di spessore assoluto i relatori presenti al tavolo, dove si è distinto il Dott. Massimo Mercati, amministratore delegato di Aboca, che ha lanciato la proposta di creare a San Giustino, dato anche la sua posizione nel territorio, un tavolo di lavoro unico tra Umbria e Toscana per parlare del futuro dell’agricoltura.

Momento toccante della giornata è stato la consegna del premio “Quinto Pecorari” al Commendatore Valentino Mercati, fondatore di Aboca (il premio è stato ritirato dal figlio Massimo a causa di una piccola indisposizione da parte del padre). E’ riuscito a trasformare un sogno in una realtà di livello internazionale – ha esordito il sindaco di San Giustino Stefano Veschi – per me è onore premiare un imprenditore di questa caratura con un riconoscimento dedicato a Quinto Pecorari, ex sindaco di questo comune ma soprattutto una persona di una lungimiranza unica. Sullo stesso filone anche il vice sindaco Sara Marzà “l’agricoltura è un settore dell’economia trainante di questo territorio, dove i vincoli territoriali sono solo sulla carta, perché i problemi e il futuro sono sia umbri che toscani”. Grande soddisfazione per questo evento e per tutta la manifestazione è stata espressa dall’assessore Loretta Zazzi, vero motore della 18° edizione di Saperi & Mestieri “Innanzitutto voglio ringraziare Domenico Gambacci e Roberto Panico per tutto il lavoro fatto, realizzare eventi di questo spessore in poco tempo e con poche risorse è un segnale importante delle loro capacità. Credo che abbiamo seminato un “seme” per una nuova visione di questa manifestazione, che in futuro andrà a toccare in mnaiera decisa il mondo dell’economia e della cultura. Partecipando a questo convegno io stessa ho capito tante cose ma soprattutto ho percepito la “voglia di fare” di un mondo imprenditoriale. Ringrazio personalmente la famiglia Mercati per la loro disponibilità e tutto il mondo associativo del nostro comune, vero motore della nostra manifestazione”.

Quinto Pecorari, classe 1919, visse in prima persona la guerra e la deportazione come internato militare italiano.
Fu sindaco di San Giustino dal 1968 al 1973 assicurando una insolita -per quel periodo- stabilità di governo . Durante il suo mandato San Giustino, tra i primi comuni della Valtiberina, ebbe un impianto di depurazione delle acque ed iniziò ad investire sulla rete del metano.  In origine mezzadro, dette notevole impulso alla nascita e allo sviluppo alla cooperazione nel mondo agricolo del tempo, riuscendo a coniugare l'aumento della produzione con il miglioramento delle condizioni di vita di coltivatori diretti, piccoli imprenditori agricoli e braccianti. In una parola riuscì a coniugare sviluppo e giustizia sociale.