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“San Francesco, il Creato, i Templari. Un viaggio sottile”

Terza mostra realizzata ad Assisi con il progetto Fontebella PopUp

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“San Francesco, il Creato, i Templari. Un viaggio sottile” è il percorso espositivo che attraverso le raffigurazioni del mondo della natura, degli animali e dei simboli, vuole essere un vero e proprio omaggio al santo di Assisi, patrono d’Italia. Una mostra che ha dato il via alla terza esposizione realizzata con il format Fontebella PopUp, il progetto portato avanti dall’imprenditrice dell’ospitalità, Elena Angeletti, per offrire un’occasione culturale in più per chi sceglie di visitare o trascorrere del tempo nella città serafica, per vivere un soggiorno immersivo nell’arte tra le antiche mura del Fontebella Palace Hotel. Il vernissage si è tenuto ieri, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni. Ad intervenire accanto ad Elena Angeletti, la presidente del Consiglio Donatella Casciarri e Francesco Raspa, Responsabile Ufficio Cultura, Cerimoniale ed Eventi del Comune Città di Assisi, Adelinda Allegretti, curatrice della mostra, e Mauro Giorgio Ferretti, Maestro dell’Ordine del Tempio, e dell’artista Guido Dettoni Della Grazia. 

Viaggio tra le opere. Dopo quella monografica dedicata a Andy Warhol e quella più articolata di Marc Chagall, sempre a cura di Adelinda Allegretti è ora la volta di andare alla scoperta di un percorso variegato e complesso, a tutto tondo, attraverso anche la vena artistica di autori più contemporanei. Il percorso espositivo. La sala principale riunisce una decina di litografie after di Warhol risalenti agli anni ’80 del secolo scorso, quando già il genio della Pop Art americana aveva concentrato le proprie energie nella denuncia di numerose specie a rischio estinzione. Dal panda gigante al rinoceronte nero, all’orangutan alla tigre siberiana, passando attraverso la saggezza dei nativi americani, con una litografia che ritrae Toro Seduto, a ricordarci, a mo’ di monito, che la Natura va protetta e integrata nella nostra quotidianità. Ed ancora, oli su tela di artisti contemporanei, emergenti e non, tra cui Silvia Pisani e Gianmario Quagliotto, con una valenza più spirituale la prima e visioni più crude e realistiche il secondo, in cui i lupi si aggirano per la steppa, affamati, e i falchi puntano la preda dall’alto del loro volo. Non mancano le litografie after di Keith Haring, anch’egli foriero di una spietata denuncia a salvaguardia della Terra, dal titolo “Planet Earth”, sfruttata, letteralmente accoltellata dall’uomo; o le delicate interpretazioni di Pablo Picasso del “Marge du Buffon”, con la pecora che fa da contraltare al lupo di Cappuccetto Rosso in una versione ludica di Le Yack, in omaggio a Fernando Botero.

Tra iconografie sacre e quelle dei Cavalieri. Nella saletta, invece, è riservato un percorso dedicato ai Templari e all’iconografia che la contraddistingue, realizzata in collaborazione con i Cavalieri Templari Oggi. Dal Santo Graal alla crocifissione, dall’angelo al leone e dal toro all’aquila, simboli degli Evangelisti, fino alle bellissime mani in meditazione dell’artista turco Erdinç Sakin. Un itinerario, quello compiuto dai Templari, che viene raccontato anche a tavola, attraverso un menu ad hoc realizzato nel sottostante ristorante il Frantoio, un percorso enogastronomico che, tra storia, ingredienti e avventure, accompagna gli ospiti alla scoperta di usi e tradizioni di quei cavalieri che dalla Francia, dall’Inghilterra, dall’Italia, arrivavano fino in Terra Santa.

Accanto all’allestimento templare, spicca il bellissimo “Cristo de San Juan” (1970) di Salvador Dalí, in una versione after in bronzo dorato dal grande impatto emotivo. 

Grazie alla disponibilità dell’artista Guido Dettoni Della Grazia, i visitatori potranno vivere in questo ambiente più raccolto anche un’esperienza tattile suggestiva, tenendo fra le mani un’opera stilizzata di Maria, quasi come se l’immagine sacra potesse essere utile a colmare quel “vuoto” nelle proprie mani, accogliendola. Un’opera che rientra nella mostra permanente dell’artista allestita nella chiesa di Santa Maria delle Rose, sempre ad Assisi, che include non solo l’opera principale, ma anche una seconda installazione di un’altra opera che completa l’esperienza di visita: il Tau.

Un doppio viaggio nell’arte. La mostra “San Francesco, il Creato, i Templari. Un viaggio sottile” rimarrà aperta fino al 28 febbraio 2025. Nella sottostante sala del ristorante “Il Frantoio” i visitatori possono, invece, continuare a fruire dell’arte ammirando le opere esposte in un volutamente caotico allestimento che strizza l’occhiolino alla Tate Gallery di Londra, in una contaminazione di generi, soggetti, artisti di diversa derivazione, a creare letteralmente uno stordimento visivo, ricco di input e di stimoli iconografici e culturali. 

Redazione
© Riproduzione riservata
20/10/2024 07:52:01


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