Elezioni regionali in Umbria, Paolo Fratini ex sindaco di San Giustino si candida nella lista del Pd
“In campo a fianco di Stefania Proietti per un’Umbria migliore”
Competenza, ascolto e passione. Paolo Fratini annuncia la sua candidatura alle elezioni regionali del 17 e 18 novembre nella lista del Partito Democratico a sostegno della candidatura di Stefania Proietti.
Perito agrario, nato nel 1964, la prima esperienza professionale è come operaio di una azienda florovivaistica di Città di Castello, per poi diventare tecnico della Confederazione italiana agricoltori. Oggi è libero professionista e responsabile di un importante gruppo assicurativo a livello internazionale per quanto riguarda la gestione dei rischi in agricoltura. La passione per la politica e l’impegno per il territorio iniziano negli anni ’90, quando ricopre l’incarico di vicesindaco di San Giustino nella giunta Savelli. Nel 2014 viene eletto per la prima volta sindaco di San Giustino, venendo poi riconfermato primo cittadino nel 2019 indossando la fascia tricolore fino al 2024.
“Questo nuovo impegno politico per l’Umbria nella lista dei candidati al Consiglio regionale per il Partito Democratico a fianco di Stefania Proietti – dice Paolo Fratini - parte soprattutto dalle sollecitazioni del mondo agricolo e degli agricoltori che in questi anni hanno dovuto affrontare tantissimi problemi senza trovare delle valide soluzioni”.
"L’Umbria – aggiunge - è la più bella Regione in cui vivere e crescere. È una terra piena di tesori e credo che le nostre ricchezze ambientali meritino di essere tutelate attraverso uno sviluppo sostenibile. La nostra comunità ha una rete straordinaria di cittadini, imprese e associazioni che la politica regionale ha il compito di sostenere. Abbiamo il dovere di puntare nella formazione, nella cultura e nell’innovazione come soluzione al problema del lavoro. Farò in modo di rendere ancora più forte il nostro sistema produttivo, che vede come assi portanti della nostra economia i lavoratori".
"Mi impegnerò per incrementare ancora di più la cultura del merito, nel sostegno e nell’inclusione di chi ha più bisogno, trovandosi in uno stato di marginalità, disabilità, d’indigenza o precarietà - continua - Possiamo contare su valori fondamentali come quelli della partecipazione, della reciprocità e del volontariato, dell’equità fiscale, della solidarietà, della tutela dei beni pubblici, dell’onestà e della legalità, del servire le istituzioni con trasparenza, sobrietà, rispetto e onore. Credo che sia necessario promuovere i principi costituzionali ed il riconoscimento dei diritti e impegnarsi per una maggiore efficienza della pubblica amministrazione, per il riscatto delle nuove generazioni che vivono sulla propria pelle la difficoltà di trovare lavoro, spesso dopo un lungo percorso di studi. Tutto questo senza dimenticare le precedenti generazioni, depositarie di conoscenze ed esperienze di vita preziose".
"L’Umbria - conclude - è la terra della buona politica, da qui si deve guardare con attenzione alle vicende nazionali, europee e del mondo intero e mi impegnerò perché il mondo conosca la nostra regione per le eccellenze del suo passato e per quelle del suo presente".
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