Bayesian, è corsa contro il tempo per evitare un disastro ambientale
Nel serbatoio 18 mila litri di carburante
La Camper & Nicholsons, società armatrice del Bayesian, il veliero affondato una settimana fa a Porticello, sta lavorando al piano per il recupero del relitto, che si trova a 49 metri di profondità, nelle acque di Porticello, adagiato sul lato destro. Nel serbatoio del relitto vi sarebbero circa 18 mila litri di carburante; la priorità sarà innanzitutto lo smaltimento della sostanza che potrebbe avere effetti inquinanti se dovesse fuoriuscire dall'imbarcazione. Andrebbe quindi completamente svuotato il serbatoio del relitto. Il secondo passaggio, potrebbe essere la messa in sicurezza della barca per proseguire ad un piano dettagliato per il suo recupero.
Sub della Guardia costiera in azione
Intanto i sub della guardia costiera sono tornati in azione nella zona dove è affondato il veliero, a mezzo miglio dalla costa. Su indicazione dei pm, stanno eseguendo alcune verifiche richieste dalla Procura e stanno monitorando eventuali sversamenti di idrocarburi, al momento però non si registrano perdite di carburante.
Oltre al comandante James Cutfield, iscritto nel registro degli indagati per omicidio plurimo colposo dopo essere stato sentito due volte dagli inquirenti, altri componenti dell'equipaggio potrebbero essere indagati dalla Procura di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, che sta conducendo l'inchiesta sul naufragio del veliero britannico, Primo tra tutti il primo ufficiale Tijs Koopman, tanto che sarebbero già stati notificati altri atti. Un atto dovuto per dare agli indagati la possibilità di nominare consulenti e periti per partecipare agli atti irrepetibili, a partire dalle autopsie delle sette vittime: sei passeggeri tra cui il tycoon Mike Lynch e la figlia Hannah di 18 anni, e il cuoco Thomas Recaldo, 59 anni di Antigua, che faceva parte dello staff.
I sopravvissuti al naufragio
Quindici invece i sopravvissuti, nove membri dell'equipaggio e dei passeggeri tra cui Angela Barcares, moglie del magnate britannico morto con la figlia e titolare della società cui sarebbe intestato lo yacht. I magistrati hanno interrogato tutti i membri dell'equipaggio col supporto di un interprete, sono state riempite decine e decine di pagine di verbali scritti in inglese che devono essere tradotti in italiano e che dovranno arrivare sulle scrivanie dei pm entro trenta giorni. Buona parte dell'equipaggio a questo punto potrebbe lasciare l'hotel Domina-Zagarella di Santa Flavia (Palermo), dove alloggia dal giorno della tragedia. Tra loro anche le tre giovani hostess di bordo Sasha Murray, capo hostess di 29 anni (Irlanda); Katja Chichen, hostess junior di 23 anni (Germania) e Leah Randall, terza hostess di 19 anni (Sudafrica).
Il comandante sarà riascoltato dagli inquirenti
Ancora qualche giorno di permanenza in più nella struttura, invece per il comandante Cutfield e il primo ufficiale Tijs Koopmans perché potrebbero nuovamente essere riascoltati dagli inquirenti che stanno raccogliendo gli elementi per chiarire cosa sia accaduto con esattezza al veliero e se siano stati commessi errori da parte dell'equipaggio, che sarebbe stato colto di sorpresa dalla tempesta. L'iscrizione nel registro degli indagati è propedeutica al conferimento degli incarichi della Procura per le autopsie sui cadaveri delle sette vittime, che saranno eseguite dagli esperti dell'istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo non appena i magistrati daranno il via libera.
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