Mosca ammette: "Ucraini penetrati di 30 chilometri"
Evacuati i civili a Belgorod. "Abbattuti droni vicino Mosca"
Per la prima volta Mosca ammette che le truppe ucraine sono penetrate in territorio russo, a 30 chilometri dal confine. Ed effettivamente nelle prime ore di questa mattina le autorità hanno annunciato l'evacuazione dei residenti da un distretto della regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina. Prosegue intanto l'incursione delle forze di Kiev nella vicina regione di Kursk. "La mattinata si preannuncia allarmante per noi: ci sono attività nemiche al confine del distretto di Krasnoyaruzhsky", ha detto in un video pubblicato su Telegram il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov. "Per la sicurezza della vita e della salute della nostra popolazione, stiamo iniziando ad evacuare" gli abitanti di questo distretto, ha aggiunto.
Droni abbattuti a pochi chilometri da Mosca
Diversi droni sono stati abbattuti la notte scorsa vicino all'aeroporto militare di Chkalovsky, a pochi chilometri da Mosca: lo scrive il canale Telegram russo Astra, che cita residenti locali. I residenti hanno udito spari nella vicina cittadina di Shchelkovo e allarmi aerei. Secondo alcuni blogger filorussi l'attacco all'aeroporto militare è stato respinto. Non ci sono notizie ufficiali.
Secondo quanto conferma invece il ministero della Difesa russo all'agenzia Tass, le forze di difesa aerea hanno abbattuto stanotte 18 droni ucraini sulle regioni russe di Kursk, Belgorod e Voronezh.
Spento l'incendio nella torre della centrale di Zaporizhzhia
E' stato "completamente spento" l'incendio scoppiato ieri nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, hanno confermato stanotte le autorità filorusse della regione. Precedentemente l'azienda per l'energia nucleare russa Rosatom aveva affermato che una torre di raffreddamento dell'impianto ha subito "gravi danni" a causa di "due attacchi da parte di droni militari ucraini". Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi, ha assicurato da parte sua che "non vi è alcun impatto sulla sicurezza nucleare" dopo quanto accaduto a Zaporizhzhia. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, l'incendio nell'impianto sarebbe stato appiccato dagli "occupanti russi".
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