La sicurezza è un diritto e la libertà non può essere intesa come “io faccio quello che mi pare”
I cittadini di Castiglion Fiorentino sono stanchi: nessuno controlla e nessuno interviene
La sicurezza è un diritto. La sicurezza è difendere sé stessi, le proprie cose, la tranquillità, è il diritto a non subire violenze. Quelle piccole e grandi violenze con cui abbiamo a che fare ogni giorno.
La sicurezza è difendersi dalla maleducazione imperante, dai vandalismi che sempre più spesso costellano le nostre notti: ultimi in ordine di tempo i vasi spaccati davanti alla Proloco.
Non voglio lanciare inutili allarmi, voglio che si facciano le cose perbene. In parecchi cominciano ad avere le scatole piene. Nell’ultimo consiglio comunale ho chiesto che il sindaco riferisse sulla riunione che aveva avuto con alcuni cittadini del centro storico che avevano sollevato il problema.
I buoni propositi non sono mancati e tuttavia è inutile chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. Per troppi anni si è tollerato, si è sottostimato, si è lisciato il pelo al disordine.
Per troppo tempo la libertà è stata intesa come “faccio quello che mi pare”, tanto nessuno controlla, nessuno interviene, nessuno si assume responsabilità.
Oggi diventa difficile porre rimedio. In Consiglio Comunale abbiamo proposto di rafforzare la sorveglianza, di far funzionare le telecamere e di educare al rispetto delle regole. Basterà? Intanto diamoci una mossa.
Gruppo Consiliare Rinascimento Castiglionese
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