Il bellissimo pesce scorpione è arrivato nel Mediterraneo ma per l'Uomo non è una bella notizia
Il contatto con questo esemplare è rischioso per la salute umana
Ormai da qualche anno nel mare delle coste calabresi continuano a essere avvistati esemplari di pesce scorpione. Cosa c'è di strano? Prima di tutto che non si tratta di una specie tropicale e quindi non presente nel Mediterraneo ma che vive nel Mar Rosso. Ma da quando la temperatura del nostro mare è aumentate questi pesci spesso li ritroviamo anche nelle nostre coste. Come sono arrivati qui? La sua comparsa è resa possibile dall’apertura del Canale di Suez. Quell'apertura artificiale che mette in contatto il Mar Mediterraneo appunto con le acque egiziane dell’Oceano Indiano. Venne realizzato dal diplomatico francese Ferdinand De Lesseps nel 1869.
Come è fatto il pesce scorpione: ha un corpo tozzo, occhi sporgenti, al di sopra dei quali spuntano due piccole protuberanze a forma di corno. Sul dorso e ai lati del corpo si ergono come dei lunghi aculei pungenti, che in realtà costituiscono la struttura portante delle pinne dorsali, anali e pelviche.
Perché è pericoloso per l'uomo? Il potenziale pericolo è dato dal veleno immagazzinato nei raggi cavi delle pinne dorsali, laterali e anali. Al loro interno si trovano ghiandole velenifere che secernono una sostanza a base di ciguatossina. Questa tossina si ritrova in molti organismi marini incluse le alghe. Se si vuole mangiarlo attenzione. Non sono rari i casi di intossicazione da ingestione di pesce non ben pulito delle sue pinne. Non basta la cottura. Il veleno resta tale anche ad alte temerature. Ma sono stati infatti rilevati anche diversi casi di "avvelenamento" da contatto. Le persone in questione hanno accusato dolori lancinanti, segni di una marcata infiammazione con comparsa di eritemi e gonfiore.
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