Il pugno duro dell'America: sospesa la consegna di armi a Israele
Borrell: operazione terra a Rafah porterebbe devastazione
Gli Stati Uniti hanno sospeso la consegna di un carico di bombe dopo la mancata risposta di Israele alle "preoccupazioni" di Washington in merito all'annunciata offensiva su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha detto un alto funzionario militare americano.
"Abbiamo sospeso la consegna di una spedizione di armi" a Israele "la scorsa settimana: si tratta di 1.800 bombe da 910 chili e 1.700 bombe da 225 chili", ha detto la fonte dell'amministrazione Biden coperta da anonimato. "Non abbiamo preso una decisione definitiva su come procedere con questa spedizione", ha aggiunto il funzionario Usa.
La misura è stata presa mentre Washington si oppone a un'offensiva su larga scala preparata dalle truppe israeliane a Rafah. Washington ha chiarito che non sosterrà un attacco senza un piano credibile per proteggere i civili che si rifugiano nella città. Lunedì il presidente americano Joe Biden "ha ribadito la sua chiara posizione" al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Funzionari israeliani e statunitensi hanno discusso delle alternative, ma "quelle discussioni sono ancora in corso e non hanno affrontato pienamente le nostre preoccupazioni", ha detto l'alto funzionario americano.
Non si ferma l'operazione militare israeliana
Almeno sette persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite oggi in un attacco aereo israeliano sulla città di Gaza, rende noto l'ospedale al-Ahli. L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che il raid ha colpito un edificio residenziale nel quartiere orientale di Zeitoun. Le vittime apparterrebbero tutte alla stessa famiglia e tra loro ci sarebbero anche alcuni bambini, aggiunge la Wafa. Due vittime anche a Rafah. Il bilancio dal 7 ottobre scorso nella Striscia di Gaza è di almeno 34.789 morti e 78.204 feriti, secondo il ministero della Sanità locale gestito da Hamas.
Borrell: operazione terra a Rafah porterebbe devastazione
"Si sta concretizzando un'operazione di terra a Rafah, che non potrà che causare ulteriori, inaccettabili e devastanti conseguenze umanitarie". Lo afferma l'alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell. "Sono urgenti un cessate il fuoco immediato" nella striscia di Gaza "e la liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi" israeliani ancora in mano ad Hamas, scrive Borrell sul suo account X. "Con la carestia che si sta diffondendo" nell'enclave palestinese "Israele deve garantire l'accesso umanitario", conclude il vicepresidente della Commissione europea.
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