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Week end all’insegna della palla “ovale” per lo sport tifernate

Sabato 27 Aprile scendono in campo le portacolori della squadra femminile

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Week end all’insegna della palla “ovale” per lo sport tifernate. Sabato 27 Aprile alle ore 17 scendono in campo le portacolori della squadra femminile seniores per il primo test match con la squadra del Forli 1979 e la domenica 28 aprile i colleghi della prima squadra maschile nella gara di andata delle semifinali play off per la promozione in serie B con la squadra del Lyons Piacenza. Doppio appuntamento di sport e solidarietà come sempre accade nel campo di via Bartali in occasione della gare di rugby grazie a memorial e al “terzo tempo” con gli straordinari rappresentanti dell’A.I.P.D. (Associazione Italiana Persone Down) protagonisti fra i tavoli della club house nel collaborare all’organizzazione dei piatti da servire a tutti gli atleti dopo le fatiche in campo. Si parte domani, sabato 27 aprile alle ore 17 con il test di allenamento delle “ragazze” del coach, Alessandro Gori, che si confronteranno con il rugby femminile Forlì 1979 nel primo test in vista della partecipazione alla prossima Coppa Italia:  “con determinazione, voglia ed  impegno, si è via via formato  il "gruppo"  fulcro di ogni progetto sociale e sportivo. Raggiunto un buon livello di condizione tecnica ed atletica, abbiamo iniziato a confrontarci con altre squadre. Quello di domani sarà un allenamento congiunto e partita, con la formazione femminile del Forlì Rugby 1979, il secondo di un programma di incontri di preparazione per partecipare alla prossima Coppa Italia Seven 2024”. Quella di domenica 28 Aprile sarà poi una giornata importante per il rugby. Si disputerà infatti la gara di andata delle semifinali play off per la promozione in serie B con la squadra del Lyons Piacenza. Un traguardo prestigioso per la squadra tifernate del Presidente Marco Notarianni, conquistato grazie al secondo posto ottenuto in campionato con una squadra composta quasi esclusivamente da ragazzi cresciuti nella società e con una età media giovanissima, quindi che lascia ben sperare per il futuro. “L'impegno è molto arduo con la squadra cadetta di una delle società di vertice del rugby italiano, che ha dominato il girone emiliano romagnolo, concluso vincendo tutte le partite, ma che verrà affrontato come ogni altro avversario di questa stagione con il rispetto dovuto ma con la consapevolezza che ogni traguardo è possibile per questa squadra giovane”, precisano dal quartier generale del rugby tifernate. La giornata sportiva sarà ancora più significativa grazie allo svolgimento del settimo memorial “Matteo Montanucci”, una manifestazione che ogni anno viene organizzata per ricordare un ragazzo prematuramente scomparso:  voluta fortemente sia dalla società che dalla famiglia che ogni anno onora la memoria di Matteo con i valori di amicizia e solidarietà che sono patrimonio genetico del rugby. Si scende in campo a partire dalle ore 14,30. Al termine delle gare le persone Down dell’associazione tifernate, guidati dalla Presidente, Tiziana Pescari e dagli altri componenti il sodalizio, familiari compresi, con grande entusiasmo ancora una volta imbracceranno piatti, posate e bicchieri per apparecchiare la tavola e con i vassoi in mano si  trasformeranno in camerieri provetti per servire le pietanze e le bevande ai giocatori di casa e ospiti, senza mai risparmiare energie, ma neanche sorrisi e battute con i commensali. Una originale opportunità di rendersi utili e mostrare la precisione e l’accuratezza nel fare le cose che li caratterizza, con le quali i volontari dell’Aipd guadagnano sempre consensi e dispensano allegria. Sportività e socialità si incontrano così nel “terzo tempo”, in un momento assolutamente unico nel panorama sportivo nazionale, nel quale vengono superate tradizionali e inadeguate barriere che la società e la vita talvolta erigono per ignoranza, all’insegna della condivisione di una sana passione agonistica e della voglia di stare insieme

LA SCHEDA

L’idea di creare una squadra di rugby nel comune tifernate nasce, quasi per scherzo, nel 2002, grazie a Marco Notarianni e un gruppo di amici tra cui Dario Ronti, Giorgio Morvidoni e Alessandro Gori. Marco, nato e cresciuto in Inghilterra da famiglia di origini Italiane, inizia a coltivare la passione per questo sport praticandolo a scuola nella Londra degli anni ’60. Per molti anni, il rugby rimane solo un vecchio ricordo di infanzia fatto di campi in erba, divise in cotone e molto fango, fino a quando i figli, nati e cresciuti a Città di Castello, manifestano la volontà di giocare allo sport che tanto appassionò il padre. Dopo una stagione sportiva passata a portare i figli ad allenarsi a Perugia, località più vicina dove veniva praticato il rugby, Marco ed il suo team di fedeli riescono ad ottenere i permessi per cominciare l’attività nel proprio comune. È il settembre del 2002 e la storia del Città di Castello Rugby è appena iniziata. Il nuovo sport viene subito accolto con entusiasmo, in un territorio dove il Calcio è fortemente stabilito nel tessuto sociale. I bambini e adulti iniziano ad allenarsi in qualsiasi campo sportivo disponibile, allenatori da tutta Italia si mobilitano per aiutare a far decollare questo progetto, si cercano fondi e sponsor per portare avanti l’attività. Il tutto succede mentre la nazionale italiana inizia a portare ottimi risultati nel torneo del 6 Nazioni, facendo appassionare un’intera nuova generazione di sostenitori. Il primo salto avviene nel 2006 quando viene affidato al club dall’amministrazione comunale il campo dei “Pescidoro”. In questo periodo, il Città di Castello Rugby si consolida come realtà rugbistica ed inizia a prendere una forma riconosciuta a livello nazionale. Si organizzano i primi tornei nazionali, le prime trasferte internazionali e la Seniores riesce a vincere il campionato regionale C2 nel 2010. Il nuovo sport viene subito accolto con entusiasmo, in un territorio dove il Calcio è fortemente stabilito nel tessuto sociale. I bambini e adulti iniziano ad allenarsi in qualsiasi campo sportivo disponibile, allenatori da tutta Italia si mobilitano per aiutare a far decollare questo progetto, si cercano fondi e sponsor per portare avanti l’attività. Nel 2011 terminano i lavori per la nuova struttura che ospiterà il Città di Castello Rugby. La società ora può usufruire di un campo in erba regolamentare, campi da allenamento, spogliatoi moderni e una club house da fare invidia a tutte le altre squadre in Italia.

 

Redazione
© Riproduzione riservata
26/04/2024 08:46:20


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