Fisco: in arrivo la revisione di Irpef e Ires
Chi ci guadagna e chi invece ci perde
Il governo si appresta a varare una revisione del regime delle imposte sui redditi Irpef e Ires nel Consiglio dei ministri atteso per domani pomeriggio, 23 aprile: l'esame preliminare del decreto legislativo con questa finalità, a quanto si apprende, è infatti tra i provvedimenti all'ordine del giorno della riunione tecnica preparatoria che si terrà invece domani mattina. Con il provvedimento, secondo quanto si apprende, dovrebbe prendere il via una prima attuazione della delega fiscale per i redditi da lavoro autonomo, dipendente, redditi agrari e redditi diversi.
Per i lavoratori con reddito fino a 15mila euro sarebbe in arrivo nella tredicesima un'incremento fino a 80 euro del bonus già previsto per questi redditi. La misura riguarda il 2024, "nelle more dell'introduzione strutturale di un regime fiscale sostitutivo per i redditi di lavoro dipendente riferibili alle tredicesime mensilità", si legge nella bozza che sta circolando in queste ore. L'ammontare verrà definito con un decreto del Mef, da adottare entro il 15 novembre 2024, sulla base delle maggiori entrate derivanti dal concordato preventivo biennale per le partite Iva.
Premi tassati al 10%
I premi di risultato erogati dal primo gennaio 2025 saranno tassati al 10% entro il tetto di 3mila euro. I premi di risultato, "salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, sono soggetti a una imposta sostitutiva" "pari al 10%, entro il limite di importo complessivo di 3.000 euro lordi". Lo stesso regime si applica "alle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell'impresa". Quest'anno, in base a quanto stabilito dall'ultima manovra, come già nel 2023, i premi di produttività sono tassati al 5%.
Leo: "Provvedimento ancora oggetto di revisione"
"Le bozze che circolano in queste ore su alcuni organi di stampa, relative al decreto legislativo sulla revisione del regime Irpef e Ires, non corrispondono al vero". È quanto dichiara in una nota il viceministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo. "Il provvedimento - prosegue il viceministro - è ancora oggetto di revisione da parte degli uffici competenti. Stiamo lavorando per mettere a punto un decreto che sia compatibile con le esigenze dei contribuenti e al tempo stesso rispettoso degli equilibri di finanza pubblica".
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