In Cdm via libera ai test psicoattitudinali per i magistrati. Nuove limitazioni al Superbonus
Eliminati sconto in fattura e cessione del credito
Il Cdm introduce i test psicoattitudinali per i magistrati e un nuovo decreto sul Superbonus per "tenere sotto controllo i costi".
Test psicoattitudinali per i magistrati
Il Consiglio dei ministri ha approvato l'introduzione dei test psicoattitudinali per l'accesso alla professione di magistrato. A quanto si apprende non ci sarà una 'legge cornice' ma la vecchia bozza circolata nelle ultime ore ha subito delle modifiche.
Sarà il Csm a nominare i docenti universitari in materie psicologiche - su indicazione del Consiglio universitario nazionale, organo indipendente dell'università - che costituiranno la commissione giudicante per i test psicoattitudinali. Il colloquio psicoattitudinale si svolgerà durante la prova orale e chi avrà superato la prova scritta, prima dell'orale riceverà dei test scritti individuati dal Csm, sul modello di quelli utilizzati per gli agenti di polizia. Questi ultimi costituiranno la base per il futuro colloquio psicoattitudinale.
Il colloquio orale sarà comunque diretto dal presidente della commissione esaminatrice, e non da uno psicologo, che sarà presente solo come ausilio. Infine la commissione esaminatrice, che valuta collegialmente, formulerà il giudizio conclusivo sulla totalità delle prove. Ci sarà dunque un doppio livello di garanzia: il Csm disciplinerà i test in via generale e poi la commissione esaminatrice deciderà.
Nuove limitazioni al Superbonus
Nuove limitazioni al superbonus: lo prevede un decreto legge che è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, che non era all'ordine del giorno, è stato presentato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e avrebbe lo scopo di tenere sotto controllo i costi.
Eliminati sconto in fattura e cessione del credito
Il decreto in materia di bonus edilizi "elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano; abbiamo eliminato la disposizione della remissione in bonis che avrebbe consentito fino al 15 ottobre le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute e previsto per tutte le nuove fattispecie una nuova comunicazione preventiva, quando si inizia il lavoro, in modo da avere un monitoraggio del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate", ha detto il ministro dell'Economia.
Le misure adottate con il decreto sul superbonus e sui bonus edilizi "sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità di una misura che come è noto ha causato gravi effetti sulla finanza pubblica e i cui effetti, definitivamente, potremo contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023", ha aggiunto Giorgetti al termine del Consiglio dei Ministri.
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