“Essere cristiani oggi in un tempo di secolarizzazione”: l’evento in Duomo a Sansepolcro
Importante incontro questa sera alle ore 21 con Monsignor Ennio Apeciti
Come affrontare le sfide del nostro tempo? Gesù ci dice di amare la gente di questo mondo, ma come? Martedì 12 marzo a Sansepolcro in Duomo, alle ore 21, sarà Monsignor Ennio Apeciti a trattare il tema "Essere cristiani oggi in un tempo di secolarizzazione". Monsignor Apeciti, insegnante di Storia della Chiesa presso il seminario arcivescovile di Milano, è responsabile dell'ufficio delle Cause di canonizzazione dei Santi della diocesi. "L'ho conosciuto - racconta Don Giancarlo Rapaccini parroco della Cattedrale che nelle Sante Messe festive di questi giorni ha invitato i fedeli a partecipare all'importante incontro - quando di gennaio ho partecipato al corso di esercizi spirituali per i preti a Camaldoli. L'ho trovato interessante e gli ho chiesto se poteva venire a tenere questo incontro voluto da tutta l'unità pastorale della Valtiberina". La secolarizzazione è il processo di perdita di rilevanza della religione nella vita sociale. Al trasferimento di attività e funzioni da istituzioni religiose a istituzioni orientate ad assolvere in maniera meramente tecnica i compiti, si aggiunge, sul piano culturale, l’indebolimento dei contenuti religiosi nelle arti, in filosofia, in letteratura e l'affermarsi della scienza come unica possibilità. Apeciti ricorda, sempre nei suoi interventi, come il grande bisogno di affetto delle persone abbandonate e dimenticate e di quanti sono alla ricerca di una identità più autentica e la grande ricerca di attenzione e di amicizia possano trovare una opportunità di esprimersi nell'esempio dei santi che ci stanno attorno, che hanno saputo parlare agli uomini rappresentando per loro una grande fonte di sostentamento e accoglienza. Interessanti, in questo senso, le sue pubblicazioni di carattere storico e agiografico, tra cui ricordiamo: Ciò che conta è amare. Vita del beato cardinale Alfredo Ildefonso Schuster (1996); Gianna Beretta Molla. Amare la vita (2004); Li amò sino alla fine. Vita di don Carlo Gnocchi (2009). La chiesa di Sansepolcro torna a ricordare la sua autorità spirituale e, con determinazione, ci ricorda che la spiritualità, quella che appartiene alla nostra cultura più sentita e più identitaria, è una strada che si può ancora vivere, percorrere, perseguire a patto che si ritenga che questa opportunità possa stare accanto a tutte le altre opportunità quasi contravvenendo all'ottusità di chi valuta la scienza come unica strada, unicamente perché quella sola conosce. In breve si potrebbe dire che la fede non è un'opportunità per tutti anzi per pochi, disposti a credere che il mondo non sta solo in ciò che si vede. "Stiamo vivendo un momento molto particolare riguardo alla fede -dice ancora Rapaccini - Molti pensano di poter fare a meno di Dio perché il mondo sembra andare per conto suo". Quello di martedì sera si annuncia dunque come un incontro molto interessante, con un relatore d'eccezione.
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