Smartphone, come aumentare la durata della batteria: i consigli nel "Battery Day"
Ecco quali app consumano di più, cosa succede con i social e alcuni "trucchi" utili
Il 18 febbraio di ogni anno si celebra il "Battery Day", ossia la giornata della batteria in onore dello scienziato italiano Alessandro Volta, precursone in questo campo con la prima "pila" mostrata al mondo ormai più di 200 anni fa, era il 1801, ovvero il primo generatore statico di energia elettrica mai realizzato in precedenza. Da quel momento i progressi sono stati enormi e oggi, generalmente, milioni di consumatori in tutto il mondo sono più che altro interessati alla batteria dei propri dispositivi, cellulari e smartphone di ultima generazione, ormai compagni di vita quotidiana per la maggior parte della giornata. Ecco alcuni consigli per non avere l'ansia di non arrivare a fine giornata se non si ha un caricatore a portata di mano.
Le app che consumano più batteria
Anche se al giorno d'oggi le moderne batterie al litio hanno allungato la durata dei dispositivi, se vengono utilizzati frequentemente e non si prendono alcune accortezze la loro durata diminuisce inesorabilmente. Innanzitutto, a "prosciugare" le batterie sono soprattutto le app dei social network. Al secondo posto ecco la localizzazione se rimane sempre attiva ma anche l'utilizzo delle app in background. Nei dispositivi più moderli, sotto la voce "Batteria" si possono osservare le statistiche relative ai consumi con la voce apposita (per iPhone) con la dicitura "Utilizzo batteria per app": in questo modo si viene a conoscenza di quale consuma di più ma anche la semplice navigazione su Internet (alla voce Safari). Il discorso vale ovviamente anche per gli Android che hanno la stessa voce e la possibilità di monitorare e regolarsi di conseguenza.
Cosa succede con i social
Secondo alcune analisi effettuate dalla società DXOMARK che effettua test su tutte le tipologie di smartphone, l'uso molto frequente dei vecchi sms supera, per consumi, quelle di WhatsApp o di Messenger (Facebook). È chiaro che la visualizzazione dei video che ci propongono i vari Instagram, Tik Tok o YouTube, per esempio, porta a un eccessivo consumo della batteria che avrà una durata nettamente inferiore in proporzione al tempo impiegato. Ma non è colpa soltanto delle app e dei social se il nostro dispositivo avrà una percentuale sempre più bassa: la luminosità dello schermo conta tantissimo perché, in base alla sua regolazione, ci consente di consumare o risparmiare più batteria. Alcuni dispositivi Apple e Android regolano automaticamente l'intensità in base al momento del giorno.
Altri trucchi per risparmiare batteria
Chi ama questo tipo di "risparmio", per esempio, può disattivare la ricezione della Rete Dati quando ci collega al Wi-Fi e viceversa ma anche quando il segnale è debole con il nostro dispositivo che, nello sforzo di garantire la miglior ricezione possibile, inevitabilmente consuma molta batteria. Disattivando il Wi-Fi quando si è all'esterno o in un luogo in cui non è possibile averlo, ecco che il risparmio aumenta notevolmente rispetto a quando si lascia attivo a prescindere. Consuma molto anche il Bluetooth per il quale vale la regola di prima: non tenerlo attivato sempre ma soltanto quando serve.
Capitolo notifiche: anch'esse contribuiscono alla durata inferiore della nostra batteria ma si possono gestire attivando soltanto quelle indispensabili e non necessariamente tutte (comprese quelle dei social, ad esempio). Più ne comprariranno sullo schermo e più, inevitabilmente, i consumu saranno maggiori. Molto dispendiose anche alcune app gratuite che, in automatico, spesso attivano banner pubblicitari di alcuni secondi, pop-up ma anche video che si devono guardare per forza: anche in questo caso i consumi aumentano. Chi può, poi, può decidere di attivare la vibrazione rispetto alla suoneria: nel primo caso la durata della batteria sarà maggiore.
Chi vuole evitare, comunque, di rimanere senza batteria o decidere di consumare il massimo possibile dal proprio telefonino, ecco che in soccorso arrivano i caricatori portatili meglio conosciuti con il nome di Power Bank.
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