Turismo in calo al Lago Trasimeno

Necessario ripensare insieme le strategie turistiche
La Regione Umbria ha pubblicato le statistiche e i dati relativi ai flussi turistici dell'anno 2023. Da quanto emerge, il comprensorio del Trasimeno ha registrato numeri ancora estremamente positivi, anche se, a una prima analisi, in chiaroscuro. Ma partiamo dai numeri: gli arrivi sono stati 234.440 (145.415 italiani e 89.025 stranieri) e le presenze 906.531 (462.238 italiani e 444.293 stranieri). Questi numeri fanno risultare il Trasimeno come il terzo comprensorio dell'Umbria, dopo l'Assisano e il Perugino, con l'8,8 per cento degli arrivi complessivi della regione e il 13,2 per cento delle presenze complessive in Umbria. Quindi dati di estremo rilievo. Ma il chiaroscuro appare quando questi numeri vengono paragonati all'anno precedente: se gli arrivi fanno registrare un più 3,1 per cento rispetto al 2022 (quando furono 227.391), per quanto riguarda le presenze queste risultano inferiori del 3,1 per cento rispetto all'anno precedente quando queste, invece, toccarono la straordinaria cifra di 935.660. A prima vista ciò appare una semplice lieve flessione, ma quello che balza all'occhio è che quest'ultimo dato risulta essere l'unico in negativo di tutta la regione. Questi numeri, ovviamente, dovranno ora essere analizzati dalle istituzioni, dagli operatori turistici e dagli addetti ai lavori, per capire il motivo di tale calo, ma un primo campanello d'allarme era già arrivato a settembre da Federalberghi Umbria Confcommercio. In base ai primi dati parziali forniti dalla Regione, relativi alla prima metà dell'anno, già allora appariva questo segno negativo, unico nello scenario regionale. In merito a ciò, Claudio Mencaroni, rappresentante di Federalberghi Trasimeno aveva così commentato: "Crediamo che i trend registrati debbano essere presi seriamente in considerazione per ripensare insieme le strategie turistiche per il territorio, in termini di investimenti, analisi dei mercati nazionale e internazionale, riqualificazione dell'offerta, gestione delle risorse rese disponibili anche dall'imposta di soggiorno, in una logica di sinergia stretta con le amministrazioni locali". A guardare i numeri in una fascia temporale un po' più lunga, però, questa flessione sembra comunque ridimensionarsi: rispetto al 2019, quindi rispetto al periodo pre pandemia, il Trasimeno ha fatto risultare nel 2023 un più 16,7 per cento di arrivi e un più 7,4 per cento di presenze.
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