Stone: "Sesso? No, voglio amore". E va su Tinder a 65 anni ma i primi incontri sono un disastro
La diva usa l'app per trovare un compagno
Gli anni sono 65, il quoziente intellettivo abbondantemente sopra la media e l'ironia è quella micidiale di sempre. La bellezza, matura, viene potenziata da tutto questo. Ma la solitudine è un problema che né i soldi né la fama possono risolvere. E così in una lunga intervista sul Times, Sharon Stone ammette di essersi iscritta alla più celebre app di incontri del mondo. "Sono su Tinder e quella sono davvero io - ha detto la donna che per molto tempo è stata un sex symbol mondiale - ma non lo faccio per sco...mi qualcuno. Quello è facile, basta prendersi un caffé al bar o andare al supermercato per trovare uno con cui farlo". No, Sharon vuole l'amore, un amore che le manca da tempo e che i flirt del passato, anche con uomini più giovani di lei, non le hanno fatto ritrovare.
Due divorzi, tre figli, e la voglia di essere amata
Già sposata con Michael Greenburg e poi con Phil Bronstein, madre adottiva di tre figli, numerosi aborti alle spalle e un devastante aneurisma che per poco non la uccideva e la lasciò incapace di parlare per diverso tempo, Sharon Stone torna a cercare l'amore con un app. Tempo fa fece scalpore la notizia che l'uso di un'altra piattaforma di incontri, Bumble, a cui si era iscritta, ne aveva bloccato il profilo perché scambiato per un fake. Invece era davvero lei. Ma il mondo degli incontri genera una giungla di faccia a faccia problematici e tragicomici, come Sharon Stone ha raccontato nell'intervista.
Il drogato, l'ansioso e la paura di stare in pubblico
Una cosa è come ci si mostra in foto su Tinder, altro è incontrare la persona con cui hai deciso di fare matching per un sera. Lì si parla di gesti, tono della voce, argomenti, odore fisico, tic, manie, particolarità. E Sharon Stone si è trovata di fronte ad un paio di incidenti davvero spiacevoli. Come quando ha incontrato uno che si è rivelato essere tossicodipendnte grave: "Mi ha raccontato che si era fatto ventimila volte, e mi ha fatto vedere anche le foto. L'ho incontrato tempo fa nel giardino di un hotel di Bel Air e sono inorridita al suo arrivo. Chiedo al cameriere un bicchiere d'acqua, lui un cocktail all’assenzio". A quel punto la diva se n'è andata. Più coinvolgenti, anche se dolorose, le esperienze con uomini sofferenti e traumatizzati dalla fine di amori con mogli e fidanzate, una delle quali aveva appena abortito. "Posso anche essere una buona psichiatra". Ma serve amore, e anche maggiore raccoglimento: "Non amo andare alle feste, soffro di paralisi ansiosa. Tutti si parlano addosso, io vorrei solo starmene a casa".
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