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Sansepolcro, l'istituto Giovagnoli non ci sta: "Saputo dell'accorpamento dai giornali"

E ieri civile protesta con striscioni davanti a Palazzo delle Laudi

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Si sono piazzati intorno alle 13.30 di ieri davanti a Palazzo delle Laudi, non per incontrare gli amministratori, ma per manifestare in forma civile il loro disappunto relativo alla decisione dell’accorpamento con il liceo “Città di Piero”, senza sapere quali prospettive vi sono. C’erano le rappresentanze di insegnanti, personale Ata e studenti dell’istituto medio superiore “Giuseppe Giovagnoli” di Sansepolcro a esibire striscioni con scritte eloquenti: “Non siamo una scuola di serie B”, oppure “L’unico istituto aretino a essere stato tagliato”, puntando anche sulla salvaguardia della tradizione e dell’identità. “Una notizia che abbiamo appreso dai giornali – commenta la professoressa Anna Milani, vicedirigente del “Giovagnoli” – e che quindi ci ha lasciati basiti, perché alle varie conferenze zonali alle quali avevamo partecipato ci avevano assicurato che per quest’anno avremmo dovuto stare tranquilli, senza subire l’accorpamento. Però – ribadisco – a livello ufficiale non ci è stato ancora comunicato niente in proposito. Un fulmine a ciel sereno, con una incognita sul futuro della nostra scuola”. Ad aumentare il disappunto, anche il fatto che siano stati risparmiati istituti con meno iscritti, ma configurati come periferici, mentre quello di Sansepolcro è catalogato come intermedio. “I numeri ci penalizzano – prosegue la professoressa Milani – e sapevamo che un domani avremmo subito questo destino. Sono sincera e realista sotto questo profilo, ma nessuno immaginava che il provvedimento arrivasse in anticipo: pensavamo almeno di riuscire a mantenere l’autonomia per un altro anno e quindi di tentare, nel frattempo, una risalita nei numeri delle iscrizioni”. Ricordiamo che il polo del “Giovagnoli” comprende l’omonimo liceo artistico (grafica, architettura, oreficeria e design tessitura gli indirizzi), l’Itis “Margherita Hack” e l’Ipsia “Francesco Buitoni”, con i seguenti filoni didattici: sociosanitario, odontotecnico e manutenzione. “Il totale dei tre istituti arriva a 355 ragazzi – specifica sempre la vice del dirigente Renzo Izzi – e le due parti maggiori sono occupate da liceo artistico e istituto professionale”. In che modo intendete ora muovervi? “Attraverso il collegio dei docenti, al termine del quale elaboreremo un documento da sottoporre all’amministrazione comunale e ai livelli superiori, provinciale e regionale”. Una nuova iniziativa è stata programmata per le 10 di sabato prossimo, sempre nel centro della città, quando sfileranno anche gli studenti.

 

La Nazione Arezzo
© Riproduzione riservata
07/12/2023 08:26:05


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