Extraprofitti, Giorgianni (Fdi): "Gettito garantito anche con modifiche"

"Si tratta in ogni caso di stime ancora virtuali"
“L'emendamento del governo sugli extraprofitti delle banche non stravolge la misura come vorrebbe far intendere l’opposizione. La modifica, sebbene cambi la base imponibile e il tetto del prelievo, va incontro alle banche senza mettere a rischio l’utilità sociale del provvedimento. La stima del gettito derivante da questa tassazione- secondo i dati del Centro studi di Unimpresa- resta infatti pressoché invariato rispetto alla precedente versione del provvedimento fiscale: solo 40 milioni in meno. Si tratta in ogni caso di stime ancora virtuali perché è stata introdotta la possibilità per le banche di evitare di pagare la tassa versando una somma pari a 2,5 volte la stessa per rafforzare il proprio patrimonio e, quindi, avere una riserva di denaro maggiore da utilizzare per concedere più mutui alle famiglie e rafforzare il fondo di garanzia del Mediocredito Centrale per sostenere le piccole e medie imprese. Resta fermo il fatto che, per tutelare i consumatori da possibili distorsioni, sarà fatto divieto alle banche di traslare gli oneri derivanti dalla tassa sugli extraprofitti sui costi dei servizi erogati nei confronti di imprese e clienti finali. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato vigilerà sulla puntuale osservanza della disposizione, anche mediante accertamenti a campione, e riferirà annualmente al Parlamento con apposita relazione”. Così il deputato di Fratelli d’Italia, Letizia Giorgianni, componente della commissione Bilancio.
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