Furti di biciclette a raffica ad Arezzo: "Ma a noi chi ci tutela"

Le denunce social sono all'ordine del giorno ma nessuno fa nulla
Ogni giorno che passa Arezzo vede aumentare i suoi problemi legati alla micro criminalità. Una dele piaghe che sta assillando la città sono i furti di biciclette. Furti che magari comportano un danno lieve, di solito qualche centinaio di euro, ma creano un grave disagio per chi li subisce, sopratutto se usa frequentemente la bici per spostarsi per recarsi a scuola o al lavoro. L'ultima segnalazione arriva da piazza della Badia, vittima uno studente che si era recato a scuola in sella. Il modus operandi dei ladri è sempre il solito. Le bici, pur legate alle rastrellerie, vengono "liberate" da un taglio effettuato con le cesoie. Ormai la loro abilità è affinata, dato l'alto numero di colpi che si susseguono, eseguiti con l'accortezza di non dare nell'occhio. Le denunce social sono all'ordine del giorno: dalla stazione ferroviaria, a piazza Guido Monaco, passando per il parco Giotto. Dove ci sono bici parcheggiate, il malvivente é sempre in agguato e allora molti cittadini si domandano: ma i controlli dove sono?
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