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La denuncia di Alessandra Mussolini: “Non posso usare il mio nome su Instagram”

"Per aprire un nuovo canale social. Secondo loro violerei le policy della community"

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Un nuovo canale social, il secondo, dove diffondere messaggi e pubblicizzare il proprio lavoro e la propria attività di parlamentare europea per poter differenziare il personaggio istituzionale da quello artistico. Peccato che non si possa creare l’account, per un cognome che sarebbe in violazione con le regole interne. Alessandra Mussolini racconta così la sua disavventura personale, che viene trasformata in caso politico. L’esponente di Forza Italia e del Ppe si scontra con Instagram e va all’attacco, tanto da presentare un’interrogazione alla Commissione europea con oggetto «tutela dei diritti fondamentali sulle piattaforme social». Al nome di «alemussolini_» risulta già attivo un account, gestito dalla diretta interessata, dove la stessa si definisce «personaggio pubblico» e «pittrice per vocazione e per passione», e dove raccoglie contenuti che però nulla hanno a che fare con l’attività a Bruxelles e Strasburgo. Le partecipazioni a «Ballando con le stelle», momenti di dietro le quinte, immagini di spettacolo. Ora vorrebbe cambiare, con un nuovo profilo, istituzionale, con nome e cognome per intero. Ma non non risulta possibile. E allora i lavori d’Aula di un Parlamento europeo riunito a Strasburgo in sessione plenaria passano in secondo piano per un questione tutta personale divenuta prioritaria.

Per lei l'iscrizione alle piattaforme online «è fondamentale per lo svolgimento dell'azione politica e di comunicazione», spiega nella nota di accompagnamento all’interrogazione. Ha tentato di registrarsi con i propri dati anagrafici per esteso, ma, denuncia, «mi è stata impedita la creazione di un account con il nome di Alessandra Mussolini». Il motivo? Sembra «risulti violare le policy della community. Per aggirare l’ostacolo dovrei scrivere Mussolin-i». Inaccettabile, per la componente della commissione Commercio internazionale del Parlamento Ue, comunque già in possesso di uno spazio personale certificato dal social media.

Invece di rimettere mano al profilo attivo, magari rimuovendone o aggiornandone i contenuti, l’esponente di Fi preferisce tutt’altra via. Lamenta una «violazione dei miei diritti sulle piattaforme social Meta», compagnia proprietaria di Facebook, Whatsapp e Instagram. Su quest’ultima piattaforma, l’impossibilità di registrarsi come vorrebbe rappresenta, per Mussolini, un «pregiudizio» che si traduce in «una violenza ingiustificata che danneggia i miei più fondamentali diritti di libertà personale e di espressione».

Da qui l’interrogazione alla Commissione europea, depositato con tanto di richiesta di risposta scritta prioritaria, che implica una risposta entro 30 giorni anziché 60. Per la presidente Ursula von der Leyen e i suoi commissari la richiesta di un riepilogo delle misure adottate finora per «monitorare e affrontare limitazioni e violazioni della libertà fondamentali sulle piattaforme online», per poi sapere che misure la Commissione intende prendere xper garantire che le piattaforme di social media rispettino i diritti fondamentali degli utenti, inclusa la libertà di espressione».

Alessandra Mussolini è al terzo mandato da parlamentare europeo. Già eurodeputata nella sesta e ottava legislatura (2004-2008 e 2014-2019), l’attuale mandato è iniziato il 2 novembre 2022. Non eletta alle elezioni di maggio 2019, Mussolini è subentrata ad Antonio Tajani dopo l’elezione di quest’ultimo alla Camera dei deputati.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
10/05/2023 19:33:43


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